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Il ministro Giorgetti a Genova, i sindacati: "Esclusi dal convegno, i lavoratori restano fuori dalla porta"

I sindacalisti si rivolgono direttamente al ministro leghista: "Lei si presenta qui a Genova senza aver sciolto i nodi essenziali della questione siderurgica italiana e nega al sindacato un serio confronto"

Convegno con polemica a Genova, dove è stato organizzato dalla Regione un incontro con il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti nel quale - puntano il dito i sindacati - si ascolta la voce delle imprese ma non dei lavoratori.

"Oggi l'assessore Benveduti - commenta Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria - ha fatto una scelta precisa organizzando un convegno nel quale si è chiesto al ministro Giorgetti di ascoltare solo la 'voce delle imprese' e lasciando fuori dal dibattito sullo sviluppo la parte più rilevante che sono i lavoratori. Il ministro Giorgetti non può venire in Liguria e pensare di non confrontarsi con i lavoratori. Ha il dovere istituzionale di convocare tutti i tavoli di confronto che in questi mesi gli sono stati chiesti. Sono tante le vertenze liguri che attendono soluzioni a partire da quella di Acciaerie d'Italia. I lavoratori dell’ex Ilva da stamattina attendono di essere ricevuti e chiedono un tavolo che faccia chiarezza sulla loro vertenza".

Anche Uil Liguria e Uilm regionale si dicono stupite e rammaricate dall'esclusione della voce del lavoro dal convegno: "Non esistono nuove prospettive economiche - dicono il segretario generale Uil Liguria Mario Ghini e il coordinatore regionale Uilm Antonio Apa - senza la partecipazione del mondo del lavoro a una discussione seria e costruttiva sullo sviluppo delle acciaierie. Non basta elargire sorrisi e strette di mano in questi giorni caldi di campagna elettorale. A pochi giorni dalla decisione che decreterà il futuro della siderurgia italiana in Italia e in Europa, la voce del lavoro è esclusa dal convegno organizzato dall'assessorato dello Sviluppo economico della Regione Liguria e Deloitte, appuntamento al quale parteciperà il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che a breve dovrà sciogliere il nodo sull'ingresso dello Stato in Acciaierie d'Italia".

I sindacalisti si rivolgono direttamente al ministro leghista: "Lei si presenta qui a Genova senza aver sciolto i nodi essenziali della questione siderurgica italiana e nega al sindacato un serio confronto. Se questo fosse un Paese normale, non accadrebbe. Per le acciaierie manca un piano industriale, il closing Invitalia che doveva realizzarsi entro fine maggio è saltato, slitterà ulteriormente il dissequestro degli impianti, non si conosce la sorte di 1.700 lavoratori in amministrazione controllata. La responsabilità di far saltare un asset strategico chiamato siderurgia sarà solo sua".

Ghini e Apa si dicono "amareggiati perché dopo l'importante protocollo sottoscritto solo pochi giorni fa con il presidente Toti, un convegno che viene intitolato 'Liguria: una nuova prospettiva economica' non può prescindere dalla presenza dei rappresentanti dei lavoratori. Auspichiamo un confronto aperto e franco con le istituzioni a tutti i livelli perché non c'è più tempo per ricami e passerelle, ma è il tempo delle decisioni a sostegno di uno sviluppo serio per la siderurgia e di un'occupazione di qualità. Il ministro Giorgetti oggi rischia di perdere un'occasione importante che non si può esaurire con un paio di strette di mano tra i lavoratori".

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