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«Niente finanziamenti agli alberghi che ospitano migranti»: polemica sulla proposta della Lega

Ad annunciare l'intenzione di sottoporre il provvedimento al consiglio Regionale, la consigliera leghista Stefania Pucciarelli. Dura replica del Pd: «Idea folle che alimenta l'odio»

Niente più finanziamenti pubblici per le strutture ricettive che ospitano migranti: è la proposta di legge avanzata dalla Lega Nord, secondo cui hotel, bed & breakfast e affittacamere che ospitano i migranti «non si possono considerare attività turistiche. Anzi, il turismo lo danneggiano. Per loro, quindi, mai più contributi  pubblici regionali a sostegno del comparto turistico alberghiero», come previsto dalla legge regionale sul turismo del 2008.

A presentare la proposta è stata la consigliera Stefania Pucciarelli, che ha citato l’analogo provvedimento adottato due anni fa dalla Regione Lombardia, preso a modello per la stesura di quello ligure: «Gli incentivi alle piccole e medie imprese per la qualificazione e lo sviluppo dell’offerta turistica dovranno prevedere che i contributi siano accessibili soltanto se il ricavato o fatturato dell’attività ricettiva degli ultimi tre anni derivi integralmente dall’attività turistica. In tal modo, saranno escluse dagli interventi contributivi quelle strutture che aderiscono ai progetti che alimentano il business immigrati e il degrado nel territorio», ha spiegato Pucciarelli.

Il limite dei tre anni, ha proseguito la consigliera leghista, è stato deciso «per evitare che un privato o un’azienda possa passare con troppa facilità dalla vocazione ‘assistenziale’ a quella turistica, usufruendo di benefici che spettano unicamente a quanti hanno sempre impostato il loro business per il benessere economico e lo sviluppo del territorio e non esclusivamente per il proprio utile personale». 

La proposta non ha mancato di suscitare forti reazioni dall’opposizione, con il Pd che ha l’ha definita «folle e profondamente razzista, oltre che palesemente incostituzionale. Sono parole inequivocabili e cariche d’odio - fanno sapere i portavoce del Pd in Regione - che non tengono neppure conto del fatto che sono direttamente le Prefetture a scegliere queste strutture per ospitare i migranti. Ma al di là di questo aspetto è la filosofia della proposta di legge che fa accapponare la pelle, una norma che discrimina due volte: sia chi accoglie, sia chi fugge dalla guerra e dalla fame».

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