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Fontana presidente della Camera, i parlamentari dem liguri: "Sue posizioni omofobe e misogine"

"Le posizioni pro Putin, le opinioni omofobe e misogine che ha spesso manifestato, non sono garanzia di rappresentazione di tutte e tutti. Con questa elezione la destra mostra il suo volto" secondo Valentina Ghio, neodeputata ligure Pd

Diversi commenti sono arrivati dal mondo della politica ligure a proposito di Lorenzo Fontana (Lega) eletto presidente della Camera. Nome discusso a Montecitorio, ex europarlamentare ed ex ministro della Famiglia, Fontana è il secondo presidente della Camera più giovane della storia repubblicana, dopo Irene Pivetti. Ma a far parlare sono le sue posizioni politiche, in prima fila contro l'aborto e le unioni civili, ha indossato t-shirt in cui chiedeva di revocare le sanzioni contro la Russia e nel 2018 aveva chiesto di abrogare la legge Mancino.

Mentre Edoardo Rixi, parlamentare ligure leghista, si è congratulato rivolgendosi in prima persona a Fontana - ora terza carica dello Stato - dicendo che "ci aspettano cinque anni intensi di governo e, con le tue qualità umane, sei pronto per interpretare al meglio il ruolo che assumi a larga maggioranza", le reazioni dell'opposizione non sono altrettanto gioiose. 

"L'elezione di Fontana - dice la neodeputata ligure Pd Valentina Ghio - non è un buon segnale per la nuova Legislatura. Fontana rappresenta una posizione di estremismo su diversi temi, lontana dalla necessità di apertura e coinvolgimento di cui il Paese ha bisogno. Le posizioni pro Putin, le opinioni omofobe e misogine che ha spesso manifestato, non sono garanzia di rappresentazione di tutte e tutti. Con questa elezione la destra mostra il suo volto". 

"Un discorso di basso spessore e antistorico - rincara la dose il deputato ligure Luca Pastorino, centrosinistra - quello pronunciato dal nuovo presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Ha rappresentato un brutto segnale, che va a minare quel poco di principio rimasto di laicità dello Stato, che pure è sancito dalla nostra Costituzione. Nel corso del suo insediamento ha citato il principio di diversità solo nella direzione autonomista, cara al suo partito. Ma un presidente, se deve essere davvero di tutti, è chiamato ad abbandonare la parte politica da cui proviene".

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