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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Regione, 39.500 euro al cantante dei Buio Pesto per il turismo. M5S all'attacco

Liguria Digitale affida (senza gara) alla società di Massimo Morini un bando per censire le imprese nei piccoli Comuni e realizzare un'app. Insorgono i pentastellati

Poco meno di 40mila euro - 39.500, per l’esattezza - consegnati alla società di Massimo Morini, leader dei Buio Pesto, per realizzare uno studio e un censimento nei piccoli comuni e dare vita a una nuova app che, nelle speranza delle Regione, dovrebbe incentivare il turismo mostrando gli esercizi commerciali attraverso la geo-localizzazione. Un modo inteso per valorizzare l’imprenditoria locale, che ha però innescato la polemica, visto che, come denuncia il Movimento 5 Stelle, l'azienda regionale Liguria Digitale ha affidato il servizio alla società di Morini, la Flotta Srl, senza alcuna gara.

I dubbi del Movimento 5 Stelle

«È un vero e proprio giallo l'appalto con cui l'azienda informatica della Regione finanzia un gruppo musicale, il tutto senza che nulla abbia a che fare con arte, spettacoli, musica o concerti - fa sapere in una nota Andrea Melis, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle - La mente corre inevitabilmente alla querelle estiva tra Morini e il Comune di Savona per un concerto dei Buio Pesto promesso dal sindaco di centrodestra Caprioglio e mai avvenuto. Una lite a distanza nella quale avevano colpito un po' tutti le parole utilizzate dallo stesso Morini, secondo cui l'amministrazione avrebbe avuto "un debito di riconoscenza nei nostri confronti”. Come leggere, dunque, questi 39.500 euro, alla luce delle recenti dichiarazioni del leader dei Buio Pesto? - si chiede il portavoce M5S - E cosa ha a che vedere la Flotta Srl, la società editrice musicale di Morini, con turismo, app e imprenditoria locale? Dubbi cui abbiamo dato voce con un'interpellanza, depositata oggi in Regione, con la quale ci rivolgiamo direttamente a Toti per chiedere le ragioni di quest'appalto diretto e quali sono le competenze specifiche della società nel campo in questione».

La richiesta di chiarimenti "il prima possibile"

A onore del vero, la cifra pattuita rientra nel limite imposto per legge entro cui è possibile ricorrere a bandi senza gara, ma anche questo elemento, per il Movimento 5 Stelle regionale, contribuirebbe a gettare ombre sull’affidamento. Finalità ultima sarebbe, come detto, quella di «valorizzare l’imprenditoria locale grazie alla visibilità sulla app La Mia Liguria, che in modalità georeferenziata presenterà al turista gli esercizi commerciali e servizi secondo il paradigma “around me”». Da parte del Movimento 5 Stelle arriva dunque la richiesta di chiarimenti: «Pretendiamo la massima trasparenza sul tema, stiamo parlando di quasi 40mila euro di soldi pubblici, ancora una volta spremuti da quel bancomat della Regione che è ormai diventato Liguria Digitale, come abbiamo già visto nel caso del Red carpet», ha sottolineato Melis, invitando Toti a «fare chiarezza al più presto in aula e in tutte le sedi opportune, per escludere anche la minima traccia di sospetto su un'operazione ad oggi densa di punti oscuri».

Aldo De Scalzi: «Massimo chiarisca»

Sulla questione è intervenuto anche Aldo De Scalzi, musicista e compositore (con il collega Pivio ha recentemente vinto il Soundtrack Stars Awards al Festival del Cinema di Venezia per la colonna sonora di "Ammore'e malavita"), che dalla sua pagina Facebook ha scritto: «Caro amico Massimo, spero che anche questa volta avrai motivi validi da enunciare. Ti prego di sfruttare questo post come meglio credi per farlo. Non mi mandare mail o messaggi privati. Mi stancano».

La replica di Morini

Proprio a De Scalzi, alla fine, ha scelto di rispondere Morini, seguendo la stessa via usata dal compositore: Facebook. Poco dopo le 21 il leader dei Buio Pesto ha infatti postato un lungo intervento in cui ha spiegato che il bando sarebbe stato affidato prima della questione nata per il concerto a Savona, e che «siamo stati considerati da Liguria Digitale come i più attendibili per questa ricerca capillare, abbiamo eseguito gratuitamente un “test” che è stato ritenuto valido, abbiamo partecipato a parecchie riunioni dedicate per stabilire modalità e tecnicismi e alla fine ci hanno affidato l’incarico» .

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