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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Caccia, la Regione vince il ricorso contro il governo

Il Tar ha deciso di accogliere l'istanza della Regione, sospendendo l'esecuzione del provvedimento del governo che, dieci giorni fa, aveva "commissariato" il calendario venatorio della Liguria e di altre sei Regioni

«Come avevamo annunciato fin da subito, abbiamo presentato il ricorso contro la decisione del governo di anticipare la chiusura della caccia al tordo bottaccio al 20 gennaio e il Tar della Liguria ci ha dato, ancora una volta, ragione». Così dichiara l'assessore all'Agricoltura e alla Caccia Stefano Mai rendendo nota la decisione del Tribunale amministrativo della Liguria di accogliere l'istanza della Regione, sospendendo l'esecuzione del provvedimento del governo che, dieci giorni fa, aveva "commissariato" il calendario venatorio della Liguria e di altre sei Regioni (Toscana, Umbria, Calabria, Puglia, Lombardia e Marche) imponendo di fatto la chiusura anticipata al 20 gennaio – anziché al 31 – del prelievo del tordo bottaccio.

«Siamo l'unica Regione ad aver vinto il ricorso - sottolinea soddisfatto l'assessore Mai - il che dimostra che gli elementi scientifici a cui facciamo riferimento sono solidi e riconosciuti: il Tribunale ha escluso la sussistenza di profili di illegittimità. Il passaggio di questa specie di tordo entro il 31 gennaio non coincide assolutamente con il periodo prenuziale o di riproduzione, che si verifica solo a partire dalla prima decade di febbraio: pertanto il prelievo venatorio fino a tale data non incorre in alcuna violazione della normativa europea in materia. Ricordo, inoltre, che, nella confinante Francia, come nel resto dei paesi del bacino del mediterraneo, sulla stessa specie il prelievo viene esercitato sino al 20 febbraio».

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