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Addizionale Irpef, approvato l'aumento: è polemica

Secondo il Pd "i genovesi pagheranno 13,4 milioni di euro di tasse comunali in più", il sindaco Marco Bucci ha invece dichiarato in aula che "parlare di aumenti è fuorviante e inaccettabile e che alla fine ci sarà una riduzione per tutti"

È stata approvata con i voti della maggioranza e con molte polemiche anche in aula, la manovra da 13,4 milioni proposta dalla giunta Bucci e basata sull'aumento dell'addizionale Irpef. 

Secondo il Partito Democratico "i genovesi pagheranno 13,4 milioni di euro di tasse comunali in più", il sindaco Marco Bucci ha invece dichiarato in aula che "parlare di aumenti è fuorviante e inaccettabile e che alla fine ci sarà una riduzione per tutti" mentre il vicesindaco Pietro Piciocchi ha portato alcuni esempi spiegando che l'unica fascia che avrà un piccolo aumento sarà quella dei circa duemila genovesi con un reddito tra i 100mila e i 120mila euro annui.

Il PD: "Aumenti di 13,4 milioni scelta sbagliata, nessun obbligo nel decreto aiuti"

"Una parte di genovesi - dichiarano i Consiglieri Comunali del Partito Democratico - vedrà compensarsi nelle proprie tasche la diminuzione dell’aliquota Irpef statale con l’aumento della tassazione comunale. Ciò non avverrà per una strategia condivisa o per un obbligo di legge, come continuiamo a sentire ripetere dal Sindaco e dalla sua Giunta".

"In nessun articolo del Decreto Aiuti - continuano i Consiglieri del Pd - si obbligano i Comuni a procedere con l’aumento dell’addizionale Irpef. Se così fosse, come sostenuto dalla Giunta, lo farebbero tutti i comuni italiani con un debito di 500 euro procapite. Ma così non è".

"Il Governo ha deciso di tagliare l’Irpef per dare sostegno e ossigeno alle famiglie italiane - concludono i consiglieri Dem - e rilanciare i consumi in una fase di difficoltà per il Paese. Ossigeno dal quale a Genova la Giunta Bucci ha ritenuto di attingere per l’aumento dell’addizionale Irpef".

“Le parole ascoltate oggi in aula dai banchi della maggioranza - conclude Simone D’Angelo, capogruppo Pd - lasciavano intendere che la minoranza mettesse in dubbio la legittimità di una scelta amministrativa della Giunta Bucci. Così non è. Ma per l’appunto quella della Giunta è una scelta, che non può che trovarci contrari: si alzano le tasse ai genovesi senza garantire servizi, vanificando in buona parte un provvedimento del Governo nazionale rivolto alle famiglie italiane. Anche quelle genovesi". 

Piciocchi: "Nessun aumento, solo una rimodulazione che porterà maggior risparmio sulle tasse"

Respinge le critiche il vicesindaco e assessore al bilancio Pietro Piciocchi, che contrattacca: "Non esiste alcun aumento delle imposte sui redditi ma solo una lieve rimodulazione delle aliquote delle addizionali Irpef dei Comuni previste dallo Stato con il decreto aiuti che, alla fine, porterà tutti i genovesi ad avere un risparmio sulle tasse".

Piciocchi ha ricordato come "la revisione della fiscalità portata avanti dal Governo e recepita dal Comune di Genova porti, in valori assoluti, ad una riduzione del carico fiscale a carico dei contribuenti. Questi i numeri che emergono dalle simulazioni eseguite per il tramite del simulatore ufficiale del Dipartimento delle Finanze nel raffronto tra il 2021 e il 2022 e che attengono all’incidenza della fiscalità diretta sui redditi dei genovesi:

  • dai 15 ai 20mila euro - 4, 38 euro
  • dai 26 ai 28mila euro -165, 83 euro
  • dai 40 ai 50mila euro - 565,96 euro
  • dai 55 ai 60mila euro - 581,95 euro
  • dai 75 gli 80mila euro - 64,26 euro

L’unico aumento sarà per i redditi superiori ai 100mila euro e sarà contenuto in 47,32 euro".

"La delibera votata dal consiglio comunale - prosegue Piciocchi - prevede un ampliamento della fascia di esenzione, che passa dal reddito di 10 mila euro a quello di 14 mila euro all'anno e interesserà ben 19 mila persone. Il Comune di Genova è l’ente con la più ampia soglia di esenzione tra le grandi città italiane. La manovra assicura alla civica Amministrazione un gettito ulteriore di oltre 13 milioni di euro che saranno a supporto e potenziamento dell'azione amministrativa nei confronti delle fasce più deboli: 11 milioni saranno destinati come risorse aggiuntive nei comparti dei servizi sociali e della scuola. Siamo all’interno di un’operazione di fiscalità generale dello Stato - conclude - con una rimodulazione delle imposte con misure analoghe che sono già state adottate da altre grandi città come Torino e Napoli".

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