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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Cos'è questa storia dell'accordo tra Iren e la società israeliana Mekorot

La società ha ricevuto pesanti accuse da Amnesty International e da altre organizzazioni internazionali: la protesta in consiglio comunale (il Comune di Genova è azionista di maggioranza)

Era già stato al centro di una protesta infuocata in consiglio comunale martedì scorso, l'accordo tra Iren e la società israeliana Mekorot Water Company, e oggi si è tornati nuovamente a parlarne proprio a Tursi. 

Al centro della polemica, gli accordi tra la società a maggioranza pubblica - che vede il Comune di Genova socio con il maggior numero di azioni - e la Mekorot, finita nel mirino di Amnesty International, Human Rights Watch, Al Haq, Who Profits e altre. Secondo queste organizzazioni, l'azienda avrebbe garantito il controllo israeliano delle risorse idriche palestinesi al fine di costringere il popolo palestinese a lasciare le proprie terre, contribuendo alla cosiddetta "apartheid dell'acqua".

"È una società che viene accusata di crimini odiosi - ha detto in aula Mattia Crucioli, Uniti per la Costituzione - come rubare acqua al popolo palestinese per costringerlo ad allontanarsi da terre di fatto occupate dagli israeliani. Iren ha compiuto una violazione del proprio codice etico se fa affari con Mekorot. Martedì scorso volevo aprire un dibattito per far sì che tutti i gruppi consiliari si esprimessero, ma è stato negato con un cavillo. Da qui la mia protesta con il megafono, che ha consentito di avere ancora più visibilità: quando si tratta di temi delicati, questa maggioranza tende a impedire le discussioni. Chiedo una commissione ad hoc ascoltando tutte le parti in causa".

A rispondere, l'assessore Matteo Campora: "Abbiamo affrontato il tema all'interno di una commissione in presenza di rappresentanti di Iren, e ho ricevuto informazioni. Il protocollo di intesa tra Iren e Mekorot esiste, ma non contempla un rapporto di natura economica o commerciale: è solo finalizzato allo scambio di know how e competenze tecniche. Iren nel tempo ha attivato anche una serie di progetti finalizzati ad aiutare concretamente anche territori palestinesi partecipando a gruppi di cooperazione, tra cui uno in partenariato con la comunità palestinese a Hebron finalizzato al miglioramento del servizio idrico. È stato portato avanti anche un supporto alla municipalità di Betlemme con seminari formativi su energie rinnovabili, e poi incontri con delegazioni in modo da individuare buone pratiche da portare in Palestina. Il Comune di Genova è azionista di maggiranza ma non siamo noi a gestire l'operatività, comunque organizzeremo una commissione ad hoc".

Crucioli non è però soddisfatto: "Dire che non c'è un rapporto di denaro ma solo scambio di know how non basta. Passare competenze a una società accusata di crimini gravi vuol dire violare il proprio codice etico. Sarebbe bene che il Comune facesse verifiche e prendesse posizione. Ben venga la commissione, che chiedo possa essere calendarizzata il prima possibile".

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