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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Offese social a Gino Strada: D'Onofrio espulso da Fratelli d'Italia. Anpi: "Ora lasci il consiglio municipale"

Anpi: "Nel caso di D'Onofrio (a cui chiediamo di lasciare il suo incarico) pensiamo sia il caso, viste anche altre esternazioni sconcertanti, che il ruolo di consigliere di municipio non possa più essergli riconosciuto"

Dopo il caso degli insulti social a Gino Strada, il consigliere del Municipio Levante Igor D'Onofrio è stato ufficialmente espulso dal partito a cui era iscritto, Fratelli d'Italia.

D'Onofrio aveva commentato un post sulla morte di Strada scrivendo "Onore ai martiri caduti per mano criminale, per mano comunista! Uno di meno! Nobis" (quest'ultima parola con tutta probabilità si riferisce allo slogan fascista "Dux nobis", "Duce a noi"). Il consigliere era già salito agli onori della cronaca nel 2019, quando sempre su Facebook aveva inneggiato alla fondazione dei fasci di combattimento, esternazione che già gli era costata l'uscita dal gruppo della Lega, a cui all'epoca apparteneva. In quel caso D'Onofrio era uscito dal gruppo con "la volontà di non mettere in ulteriore imbarazzo il nostro movimento" come aveva sottolineato il Carroccio.

D'Onofrio però ha perseverato e, dopo il commento su Gino Strada (e le scuse, arrivate a polemica già inoltrata), è stato espulso anche da FdI. "Le parole del consigliere D’Onofrio - commenta Luca Andreol, capogruppo FdI nel Municipio Levante - non sono compatibili con i valori espressi da Fratelli d’Italia e quindi nemmeno con lo stare nel gruppo consiliare del Municipio". Un'altra nota del partito conferma e ufficializza l'espulsione. 

Biamonti si dimette dal consiglio Comunale

Francesco Biamonti, invece, consigliere comunale di Cogoleto già finito nella bufera per il presunto saluto fascista durante la seduta nel Giorno della Memoria, aveva scritto su Facebook, sotto a un post di Roberto Calderoli (che pure ricordava Gino Strada con parole di stima): "Un'insopportabile (con l'apostrofo) compagno che voleva africanizzare l'Italia, che bruci all'inferno". Ovviamente il commento - anche se poi rimosso - non è passato inosservato e il consigliere, già abbondantemente al centro delle polemiche per la questione del presunto saluto romano, fatto per cui era stato sospeso dalla Lega, si è dimesso spontaneamente dal consiglio comunale. Nella sua lettera, pubblicata sui social da Biamonti stesso, si legge che "per la frase oltraggiosa riguardante Gino Strada le ritiene (le dimissioni, ndr) l'unico modo per scusarsi e rimediare a quanto accaduto".

Anpi: "Bene le dimissioni di Biamonti, adesso anche D'Onofrio lasci"

"Dopo le dimissioni di Francesco Biamonti dal consiglio comunale di Cogoleto, vediamo con stupore come il consigliere municipale del Medio Levante Igor D'Onofrio, a sua volta autore di commenti faziosi ("uno di meno") sulla morte del chirurgo fondatore di Emergency, sia ancora al suo posto" commenta l'Anpi Genova. D'Onofrio, infatti, a differenza di Biamonti, è stato espulso da FdI ma non ha rassegnato le dimissioni dal consiglio municipale. "Questo - continua Anpi - nonostante gli appelli pressanti perchè si dimetta da un ruolo del quale non è degno e che non può competere a chi non segue né le regole democratiche né quelle civili. Prendiamo atto positivamente delle parole di condanna del sindaco Bucci, ma lo invitiamo ad esercitare il suo ruolo perchè negli organismi elettivi di Genova e della Città metropolitana i partiti della sua maggioranza richiamino i loro rappresentanti ad un comportamento realmente democratico. Studino bene l'articolo 54 della Costituzione che parla di Dignità ed Onore nel ricoprire incarichi pubblici. E, nel caso di D'Onofrio (a cui chiediamo di lasciare il suo incarico) pensiamo sia il caso, viste anche altre esternazioni sconcertanti, che il ruolo di consigliere di municipio non possa più essergli riconosciuto".

La reazione di Bucci: "Frasi stupide, il rispetto deve venire sempre prima di tutto"

Anche il sindaco di Genova Marco Bucci si era espresso lunedì - dopo le sollecitazioni del centrosinistra - condannando i commenti offensivi nei confronti di Gino Strada: "Sui social ho letto frasi stupide tese ad infangare la memoria di Gino Strada, scomparso solo pochi giorni fa. Non esiste essere umano a cui sia giusto dedicare pensieri di così basso livello, ma ancora più fa rabbia l’idea che ad essere attaccata sia una persona che ha dedicato parte della propria vita a sfide importanti di grande rilievo umano. Al di là della condivisione o meno delle idee, alla diversità di vedute e opinioni, il rispetto per il prossimo deve venire sempre prima di tutto".

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