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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Indagine sul Capodanno, Piciocchi: "Prenderemo provvedimenti per tutelare la reputazione del Comune"

"Sono state rispettate correttamente tutte le norme? Quanto è davvero costato il Capodanno? È vero che l'esborso sarebbe superiore al mezzo milione di euro?" hanno chiesto i consiglieri dell'opposizione in Aula Rossa

Si torna a parlare della serata del Capodanno Mediaset in piazza De Ferrari e della relativa inchiesta della procura per turbativa d'asta, questa volta a Tursi: a presentare tre interrogazioni diverse, i consiglieri Fabio Ceraudo (M5s), Rita Bruzzone (Pd) e Ariel Dello Strologo (Genova Civica). Tre documenti incentrati fondamentalmente sulle stesse richieste: conoscere le cifre spese dall'amministrazione per la festa (comprese quelle coperte da eventuali sponsor) e capire quali strumenti sono stati attuati per l'assegnazione del Capodanno. 

"È giusto che tutti debbano sapere come l'amministrazione si sta muovendo - hanno detto i tre consiglieri -. Sono state rispettate correttamente tutte le norme? Quanto è davvero costato il Capodanno? È vero che l'esborso sarebbe superiore al mezzo milione di euro? È giusto ed etico conoscere il dettaglio di una festa che ha comportato anche un impegno generale anche per quanto riguarda la forza pubblica e la pulizia straordinaria, tutti costi sulle spalle della collettività".

Il vicesindaco Pietro Piciocchi ha risposto sottolineando che l'amministrazione intende muoversi per tutelare la reputazione del Comune e dei dirigenti interessati: "Siamo rammaricati per questa vicenda - spiega - non tanto per le indagini dell'autorità giudiziaria che sta esaminando gli atti, perché siamo tranquilli, ma per la narrazione di fantasia fatta sui giornali che l'opposizione ha assunto interamente. Si parla di appalti spezzatino, superamento delle soglie, ma tutto questo non coincide con gli atti a nostra evidenza. Esprimo solidarietà ai dirigenti comunali che si sentono tirati in causa dalle cronache dei giornali e anzi, abbiamo dato mandato all'avvocatura per assumere tutti i provvedimenti del caso a tutela della reputazione dell'ente e dei dirigenti che hanno sottoscritto gli atti".

Per quanto riguarda gli atti, "è tutto pubblicato sull'albo pretorio - continua Piciocchi -. Delle quattro determine di cui si parla in questi giorni, solo una riguarda la sera del Capodanno, a favore di una società di Mediaset, per 109mila euro più iva. Il limite dell'affidamento diretto è di 139mila euro per servizi e forniture. Le altre determine erano sulle serate del 29 e 30 dicembre, parte del Tri-Capodanno ma che nulla c'entravano con l'evento Mediaset. Ritengo che la sera del 31 abbia rappresentato una straordinaria occasione di promozione del territorio, con 100 camere d'hotel occupate per 6 giorni e oltre 3 milioni di pubblico sintonizzato sulle reti Mediaset. Dispiace che ci siano tentativi di strumentalizzare questa indagine per screditare un'iniziativa che ha fatto bene alla città".

"Ancora una volta non ci sono state date le cifre complete - hanno attaccato i tre consiglieri in risposta - ci sono diverse spese oltre i 109mila euro, sarà la magistratura a chiarire se entreranno tutte nello stesso bacino. Non si può glorificare la stampa quando parla della 'Genova meravigliosa' che propagandate, e poi attaccarla quando si tratta di un'inchiesta". Il dettaglio dei costi verrà probabilmente approfondito in una commissione.

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