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Guerra e armi all'Ucraina: accesa discussione in consiglio comunale, portuali presenti in aula

A sollevare l'argomento, il consigliere Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione) che ha chiesto sostanzialmente all'aula di prendere posizione con il governo per porre fine al conflitto per via diplomatica, smettendo di acquistare e inviare armi

Accesa discussione in consiglio comunale, martedì 14 marzo, a proposito della guerra in Ucraina che sta andando avanti ormai da più di un anno. Ad assistere, tra il pubblico, anche diversi rappresentanti dei lavoratori portuali per discutere del passaggio delle cosiddette "navi delle armi".

A sollevare l'argomento, il consigliere Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione) che ha chiesto sostanzialmente all'aula di prendere posizione con il governo per porre fine al conflitto per via diplomatica, smettendo di acquistare e inviare armi. Ne è scaturito un vivace dibattito (era un articolo 55, dunque senza votazione) intervallato a tratti dagli applausi dei lavoratori: "Se il conflitto dovesse allargarsi, in caso di terza guerra mondiale - ha detto Crucioli - ricordo che Genova sarebbe un obiettivo militare, con il suo porto da cui sono transitate navi cariche di armi. Chiunque sarà complice di questo immane rischio che tutti stiamo correndo".

Durante la discussione, il capogruppo di Genova Domani Lorenzo Pasi ha sfoderato la bandiera dell'Unione Europea: "Che la guerra sia brutta è un postulato. Cosa sarebbe successo nel Risorgimento se gli italiani fossero rifiutati di prendere le armi? Cosa sarebbe successo se i nostri padri e i nostri nonni si fossero rifiutati di imbracciare le armi durante la Resistenza, per respingere l'invasore? Con quale coraggio chiediamo agli ucraini di posare le armi? Non sarebbe pace, sarebbe una resa".

Ceraudo, M5s, ha ribattuto che "la guerra non è un postulato, è m*rda, in cui ci sono persone che combattono per sopravvivere e noi mandiamo armi che uccidono anche bambini". 

Filippo Bruzzone, Lista Rossoverde, ha annunciato di aver cambiato idea dall'inizio del conflitto: "Subito ritenevo che l'invio di armi per difendersi fosse doveroso. Che non ci fossero alternative. Dopo più di un anno e milioni spesi in armamenti, mi è venuto il dubbio, mi sto domandando se questo modo di approcciarci al conflitto è giusto. L'occidente non ha risolto i problemi più recenti con le armi, prendiamo a esempio l'Afghanistan o la Palestina: perché continuare sempre a commettere lo stesso errore? In questo caso non c'è nessun dubbio su chi sia l'aggressore, la Russia, e chi l'aggredito, l'Ucraina: ma viaggiare nell'unica direzione dell'armamento non è la soluzione, cosa sta facendo il governo nell'ambito della diplomazia?".

"La discussione è stata impostata in un modo sbagliato e provocatorio, in cui chi pensa diversamente da Crucioli dovrebbe apparire come amante della guerra - è il commento di Ariel Dello Strologo (Genova Civica) -. Nessuno di noi si sottrae all'invocazione della pace, ma ci dobbiamo porre il problema di come raggiungerla. Si parla di guerra quando due parti imbracciano i fucili l'una contro l'altra? Questo però succede anche quando una delle due parti non ha i fucili, e io ringrazio chi li ha forniti, in passato, per difendere le persone della mia comunità e della mia famiglia (Dello Strologo è stato presidente della comunità ebraica di Genova, ndr). L'Ucraina è stata aggredita e non aveva armi, la Russia l'ha aggredita e le aveva: importante ripristinare l'equilibrio affinché si creino le condizioni per fare tutto ciò che è possibile per far terminare il conflitto. Ma non si può lasciar morire un popolo in nome della pace".

Il sindaco Bucci ha approvato in particolare quest'ultimo intervento, e ha aggiunto: "Siamo contro la guerra, ma ci sono persone che l'hanno subita e che oggi sono qui a parlare con noi grazie al fatto che si sono potute difendere. Come Comune continueremo a mostrare solidarietà e ad aiutare il popolo ucraino".

Al termine del consiglio, Crucioli ha comunque chiesto e ottenuto che la conferenza dei capigruppo incontrasse i rappresentanti dei lavoratori portuali presenti in aula: "Accanto a Uniti per la Costituzione, a favore della pace senza se e senza ma, si sono schierati i colleghi della lista Rossoverde e del M5s che ringrazio. Purtroppo, però, le nostre posizioni restano minoritarie e la nostra richiesta rimane inevasa".

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