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Gronda, il governo approva la norma 'sblocca-lavori'

Le autorizzazioni e le valutazioni di impatto ambientale rischiavano di scadere, come aveva spiegato nei giorni scorsi il vice ministro Edoardo Rixi

Il Consiglio dei ministri, che si è svolto a Palazzo Chigi giovedì 10 novembre, ha dato il via libera alla cosiddetta norma 'sblocca-lavori', che interessa anche la Gronda di Genova. In concreto è stata evitata la tagliola, che dal marzo 2023 avrebbe fatto decadere progetti che interessano nodi strategici.

Tra le novità approvate dal Cdm, che ha dato semaforo verde alle disposizioni proposte dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Matteo Salvini, ci sono anche i sostegni agli autotrasportatori italiani.

In particolare, secondo quanto spiegano fonti del Mit, per gli autotrasportatori sono stati definiti i criteri per beneficiare dei 100 milioni di euro contro il caro-carburanti: saranno destinati solo alle imprese stabilmente nel nostro Paese.

Domenica 6 novembre 2022 il viceministro Edoardo Rixi ha parlato agli organi di stampa presenti all'evento svoltosi sulla nave Vespucci nel porto antico di Genova, soffermandosi sulla partenza della Gronda autostradale prevista tra fine 2022 e inizio 2023.

"O i lavori della Gronda autostradale di Genova partono a fine 2022-inizio 2023 - aveva detto Rixi -, o le autorizzazioni e le valutazioni di impatto ambientale scadranno, l'apatia di qualcuno in questi anni era semplicemente il tentativo di far scadere le autorizzazioni all'opera. Abbiamo poco più di un mese per risolvere quello che gli altri non hanno risolto in tre anni e mezzo. La commissione di esperti sulla Gronda già istituita presso il Mit darà le prime risultanze a metà novembre".

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