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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Municipio Val Polcevera e gronda: tutti i dubbi del Movimento 5 Stelle

Mirko Carissimo, consigliere municipale pentastellato, interviene dopo la mozione bocciata in consiglio comunale con i voti della maggioranza: "Ennesimo segnale di non ascolto del territorio. Era finalizzata a far luce sui cantieri che potrebbero nascere nelle nostre delegazioni"

Durante l'ultima seduta del consiglio comunale è stata bocciata con i voti della maggioranza di centrodestra una mozione presentata da Fabio Ceraudo del Movimento 5 Stelle avente a oggetto l''Individuazione dell'impatto degli scavi del progetto Gronda di Ponente'

Gronda di Ponente: l'impatto degli scavi non si conoscerà, così ha deciso il Comune

Questo il testo della mozione, che non è passata. "Dal momento che - si legge - le zone interessate dagli scavi per il progetto Gronda di Ponente hanno due caratteristiche critiche: sono zone classificate ad alto pericolo per dissesto idrogeologico e contengono terra amiantifera e preso atto delle ultime dichiarazioni del Ministro dei Trasporti circa la riapertura dei cantieri a breve tempo" si impegna sindaco e giunta: "a intraprendere un percorso in sinergia con Autostrade per l'Italia, i Municipi coinvolti e tutti i soggetti interessati alla realizzazione della Gronda atto a illustrare i cantieri che opereranno nelle nostre delegazioni al fine di conoscere l'impatto sulla viabilità, la logistica e le tempistiche".

Sul tema è inervenuto Mirko Carissimo, consigliere municipale del Movimento 5 Stelle in Val Polcevera, Municipio strettamente coinvolto dall'opera. "La mozione portata in Comune è stata bocciata dalla giunta e si tratta di un altro segnale di non ascolto del territorio. Era finalizzata a far luce sui cantieri che potrebbero nascere nelle nostre delegazioni, ma anche stavolta si è preferito tenere le bocche cucite evitando l'interazione con i cittadini". 

Sono diversi i punti critici secondo rilevati dal consigliere pentastellato: "Il Movimento 5 Stelle è favorevole al raddoppio della A7 e questo per noi potrebbe anche essere già partito, diversamente il restante originario progetto della Gronda è per noi anacronistico, dannoso per ambiente e salute e pericoloso per lo stato di fragilità del nostro territorio dal punto di vista idrogeologico". 

"Inoltre - sottolinea Carissimo - ci riesce ancora molto difficile capire, a fronte di un progetto vecchio di 30 anni  che vedrà forse la luce tra 10, con un costo di 5 miliardi, circa 44 chilometri di galleria (definito lo scavo più grande d'Europa) e una capacità di traffico autostradale intercettato di circa il 20%, perché non venga scelto il progetto da noi proposto più volte della "genovina". Costerebbe meno, circa 3 miliardi, avrebbe tempistiche minori intorno ai 5/6 anni e un impatto ambientale medio con 9,5 chilometri di galleria e un traffico autostradale intercettato stimato del 40%, formato da singoli lotti i quali, una volta terminati, sarebbero attivi anche prima del termine completo di tutta l’opera. Questo consentirebbe di valutare ciclicamente eventuali correzioni o migliorie del progetto".

"Secondo noi - conclude l'esponente del Movimento 5 Stelle - il progetto Aspi è inadeguato anche per lo scenario attuale di Genova, che ha già visto nascere  opere che alleggeriscono la quotidianità del traffico come il nuovo Ponte San Giorgio e la direttrice Strada a Mare Guido Rossa. La nostra idea è quella di potenziare le nuove strutture (ad esempio prolungamento strada a mare) e sviluppare solo il lotto relativo al raddoppio della A7. La Val Polcevera non può permettersi un’opera così impattante come la Gronda mai e soprattutto in questo momento storico dove abbiamo e avremo altri cantieri e altre servitù da realizzare. Un ulteriore cantiere porterebbe al collasso della viabilità della Valle rivivendo i momenti di blocco stradale come nel periodo dei cantieri di ricostruzione del Ponte San Giorgio".

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