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Galleria Mazzini allagata, il Comune: "Altri lavori, ma devono intervenire anche i privati"

Discussione in consiglio comunale dopo gli allagamenti causati della forte pioggia caduta sulla città di Genova sabato, alle interrogazioni di Lorella Fontana, Luca Pirondini e Alessandro Terrile ha risposto l'assessore Piciocchi

Gli allagamenti in Galleria Mazzini  a causa della forte pioggia caduta sulla città di Genova sabato 13 novembre 2021 avevano acceso la polemica tra maggioranza e opposizione: un fiume di terra e acqua aveva travolto la galleria entrando da largo Lanfranco e dal tetto a causa delle infiltrazioni. Il tema è approdato in consiglio comunale martedì 16 novembre, con diverse interrogazioni per far luce sull'accaduto e su eventuali responsabilità

Lorella Fontana (Lega Salvini Premier) ha chiesto alla giunta quali possano essere le cause dell'allagamento, considerando anche la recente ristrutturazione: "La cascata - ha sottolineato - è arrivata dai punti scoperti o dalle copertura? Credo sia necessario valutare per il futuro quali sistemi si possano adottare per evitare i danni ingenti alle attività".

Luca Pirondini (Movimento 5 Stelle) ha invece interrogato la giunta sul perché non sia stata data l’allerta meteo, se non a partire dalle 18: "Il grosso della perturbazione - ha detto il consigliere pentastellato - era annunciata nei bollettini del giorno prima, secondo quanto dichiarato il presidente della Regione Toti. Poi le criticità hanno coinvolto molte zone della città con esondazioni e crolli". Pirondini ha poi acceso i riflettori sulla situazione di Galleria Mazzini e posto alcune domande alla giunta: "Perché è stata invasa dall'acqua nonostante i lavori? Perché sono bastati 30 minuti di pioggia per vedere allagate molte zone della città mettendo in alcuni casi anche a serio rischio la vita di diversi cittadini. Non giudicate un un errore, dopo quasi cinque anni di mandato, non aver mai avuto un assessore alla protezione civile?".

Alessandro Terrile (Partito Democratico), ha infine chiesto di far luce sulla mancata tenuta della copertura, di conoscere la natura e lo stato degli interventi effettuati e di quelli previsti, e le risorse complessivamente stanziate. "Gli eventi dimostrano come il nostro territorio sia fragile - ha ribadito il consigliere del Pd - tra i vari eventi citati anche da Pirondini quella che certamente colpisce di più è l'evento di Galleria Mazzini, perché oggetto di un importante investimento sulla manutenzione, almeno secondo quanto annunciato anni fa. Perché nonostante il fiume di denari pubblici spesi non si è riusciti a prevenire il fiume d'acqua che ha invaso la galleria? Cosa non ha funzionato?".

Per la giunta ha risposto l’assessore Pietro Piciocchi: "Rispondo subito alla domanda ulteriore del consigliere Pirondini: come mai non c’era l’allerta dichiarata. Non è il Comune a dichiarare l’allerta ma l’Arpal e il Comune prende atto e dà seguito alle azioni relative al tipo e al grado di allerta metro. Chiederemo, comunque, un approfondimento sui tempi di previsione di questo evento. Per quanto riguarda la mancanza di un assessore alla Protezione Civile in questa giunta, non credo sarebbe cambiato nulla rispetto a quanto si è verificato sabato e, anzi, colgo l’occasione per esprimere un plauso al lavoro generoso del consigliere delegato alla Protezione Civile Sergio Gambino che, in questi anni, non si è risparmiato, lavorando molto bene con la nostra Protezione Civile che è stata rafforzata sia come dotazione di personale sia come fondi".

"Ritornando a Galleria Mazzini - ha spiegato Piciocchi - alla luce del sopralluogo effettuato, comunico che l’infiltrazione si è generata nella parte alta della Galleria. Abbiamo individuato il punto in cui l’acqua è entrata in maniera così violenta e il problema nasce da una inefficienza dei pluviali e dei canali di gronda anche di proprietà privata. È uno dei problemi di Galleria Mazzini: noi possiamo fare manutenzione sui nostri pluviali ma se i privati non la fanno sui loro, allora è tutto inutile perché l’acqua si riversa sulla Galleria e il sistema comunale non riesce a contenerla. Quindi la prima cosa che farò sarà convocare un tavolo con gli amministratori dei condomini privati in modo da arrivare a un regolamento dove venga, finalmente, messo nero su bianco le diverse responsabilità circa la manutenzione dei pluviali".

"Riguardo quanto chiesto dal consigliere Terrile - ha concluso l'assessore -, proprio venti giorni fa è stato affidato l’appalto per la regimazione delle acque che riguarda il rifacimento dei pluviali e dei canali di gronda della Galleria per 1 milione e 600 mila euro. Questo appalto comprende anche il rifacimento del prospetto nord, che da 15 anni è interessato dalla presenza di tubi innocenti. La buona notizia è che entro marzo questi lavori saranno conclusi. L’appalto di 2 milioni e 400 mila euro fatto dal mio predecessore, l’assessore Fanghella, si è concluso e riguarda la sostituzione delle finestre, degli infissi e del prospetto sud della Galleria: i lavori sono molto belli e potete apprezzarli. Con i finanziamenti del Pinqua del governo il Comune ha ottenuto anche circa sei milioni di euro per la copertura integrale della Galleria: poiché questo è un piano molto impegnativo e invasivo stiamo ragionando con i civ come organizzare il cantiere In conclusione: quanto annunciato dal mio predecessore nel 2018 è stato realizzato anche se i tempi sono slittati anche a causa del lockdown, ma gli appalti sono stati portati avanti e credo che per la primavera i lavori saranno conclusi. Chiedo scusa per quanto accaduto, ma sono sicuro che a breve i problemi saranno risolti, anche grazie alla convocazione del tavolo per il regolamento con gli amministratori di condominio: se ne parla da 10 anni ma a breve sarà convocato".

Nelle repliche Lorella Fontana della Lega ha ringraziato l'assessore Piciocchi per le risposte fornite in aula mentre Luca Pirondini del Movimento 5 Stelle ha ribadito alcune perplessità: "Faccio un po' fatica ad accettare il girare le responsabilità sui privati, credo che sarebbe dovuto essere il Comune ad accorgersi dei problemi e del pericolo, agire e semmai poi agire in danno dei privati". Infine Alessandro Terrile del Partito Democratico: "Dispiace prendere atto che se l'annuncio dell'assessore Fanghella fosse poi stato seguito dai fatti quello che abbiamo visto in Galleria Mazzini non sarebbe successo. Capiamo che non sia facile interfacciarsi anche con i condomini, ma rileviamo sempre una sostanziale differenza tra gli annunci e i fatti. Chiediamo meno annunci e più fatti".

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