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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Giornata contro la violenza sulle donne: in Liguria oltre 458mila euro per i centri antiviolenza

Le parole delle istituzioni genovesi, delle forze politiche e dei sindacati di polizia

Regione Liguria mette a disposizione dei Comuni capofila delle Conferenze dei Sindaci oltre 458mila euro di fondi statali per il sostegno dei Centri anti violenza, delle Case rifugio e per interventi finalizzati all’autonomia abitativa delle vittime. È quanto prevede la delibera approvata oggi dalla Giunta, su proposta dell’assessore alle Pari Opportunità Ilaria Cavo. "Questo è un segnale importante - sottolinea l'assessore Cavo - un’azione concreta a sostegno delle attività di contrasto alla violenza di genere, che va ad aggiungersi alle iniziative messe in campo da Regione per questa ricorrenza, tra cui l’inaugurazione del Muro dell’Arte”.

I comuni che si sono aggiudicati i fondi

In particolare:

  • al Comune di Sanremo (capofila della Conferenza dei Sindaci 1) vengono destinati 65.650 euro
  • al Comune di Savona (capofila della Conferenza dei Sindaci 2) 89.760 euro
  • al Comune di Genova (capofila della Conferenza dei Sindaci 3) 191.885 euro
  • al Comune di Chiavari (capofila della Conferenza dei Sindaci 4) 45.560 euro
  • al Comune della Spezia (capofila della Conferenza dei Sindaci 5) 65.587 euro

Nell’ambito degli interventi finalizzati all’autonomia abitativa delle vittime di violenza, le donne potranno beneficiare di un contributo una tantum che potrà sostenerle nelle spese legate a mensilità di locazione, allaccio utenze, acquisto mobilio o trasloco. Il contributo sarà vincolato ad un percorso che preveda un’attenta valutazione della situazione, la presa in carico della donna e la predisposizione di un progetto individualizzato in cui siano previste anche attività legate al mantenimento/miglioramento/avvio di un’occupazione.

I progetti a sostegno delle vittime di tratta

La Giunta, su proposta della vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale e dell’assessore alle Pari Opportunità Ilaria Cavo, ha inoltre dato il via libera al finanziamento di 66.529mila euro per la prosecuzione dei progetti a sostegno delle vittime di tratta. Le risorse sono destinate alla Fondazione Auxilium, in quanto capofila dell’Ats per il sostegno delle attività anti tratta realizzate in Liguria nel 2017. Di queste risorse, 16.269 euro andranno al Comune di Genova, a copertura delle spese di accoglienza sostenute quest’anno. “Regione Liguria – aggiunge la vicepresidente Viale – continua a dedicare grande attenzione al tema delle fragilità. Anche quest’anno sono state portate avanti le attività anti tratta, garantendo la continuità dei servizi e la conclusione dei progetti in essere. Questo anche grazie a questo specifico finanziamento messo a disposizione da Regione Liguria a copertura dei costi sostenuti dai soggetti del privato sociale e del Comune di Genova. Queste risorse si inseriscono in un percorso più ampio ed articolato: l’obiettivo è la definizione di un sistema ligure che, partendo dall’analisi del fenomeno e attraverso un modello di governance pubblico-privata, definisca sia ruoli e competenze di tutti soggetti a vario titolo impegnati nel contrasto al fenomeno della tratta sia procedure operative omogenee e condivise su tutto il territorio regionale”.

In quest’ottica si inserisce anche il progetto di Regione Liguria “Hope this helps” che si è recentemente aggiudicato 850mila euro di risorse nazionali nell’ambito del bando emesso dalla presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento Pari Opportunità.

Il progetto, di carattere regionale, partirà il 1 dicembre prossimo e durerà 15 mesi. Verrà realizzato in partenariato con il Comune di Genova, l’Ats regionale appositamente costituita sul tema della tratta, Comune di Ventimiglia, Anci Liguria e Comune della Spezia e parteciperanno, per la realizzazione delle attività trasversali di rete, anche il Comune di Savona e il Comune di Chiavari.

Il Siap: "Genova sostenga con i fatti la Polizia di Stato a combattere la violenza sulle donne"

"Chi ha un ruolo sociale sul territorio ha il dovere morale di fare qualcosa - commenta Roberto Traverso del Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) Genova -. Rappresentiamo i poliziotti che ogni giorno cercano di contrastare questo fenomeno con poche risorse a disposizione e che basano la propria attività su una normativa che dev'essere ulteriormente migliorata. Per agevolare l’efficacia dell’enorme sforzo messo in campo dalla nostra categoria avremmo bisogno di sentirci vicino anche una città che a livello istituzionale continua a disinteressarsi della collocazione logistica degli uffici, che quantomeno dovrebbero essere adeguati a raccogliere in modo adeguato e riservato le denunce delle donne oggetto di violenze. Per esempio la fatiscenza della Questura o il Commissariato Centro sono la dimostrazione di quanto stiamo denunciando. Il SIAP da anni continua a rivendicare maggiori risorse investigative e logistiche e sono anni che tocchiamo con mano l’insensibilità istituzionale di una città che si ricorda della Polizia di Stato e della sicurezza dei cittadini solo in campagna elettorale".

Pd, appello agli uomini contro la violenza sulle donne

“Oggi, nel giorno della grande mobilitazione contro la violenza sulle donne – dichiara Sergio Rossetti, consigliere Pd in Regione Liguria – propongo una riflessione al maschile. L’archetipo culturale degli uomini è la fonte della violenza contro le donne. L’uomo forte, superiore, dominante non sostiene la competitività femminile, la libertà della donna, il fatto che lei possa guadagnare di più, lasciarlo, rifiutarlo, tradirlo. In tutte le culture ciò è concesso all’uomo ma
non alla donna. Non sfugga che il femminicidio è la punta dell’iceberg. Nella sua parte sommersa c’è la violenza quotidiana, non solo tra le mura di casa ma in tutti gli ambienti in cui si svolge la nostra vita. Non esiste un uomo che tornando a casa la sera abbia avuto paura di essere violentato. Al contrario, non esiste una donna che non sia stata molestata almeno una volta nella vita, con il timore di subire atti peggiori fino alla violenza vera e propria. Il 25
novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, dovrebbe partire anche una riflessione tra i maschi, per capire come gestire la diversità tra uomo e donna senza prepotenza né violenza. Alla riflessione deve seguire l’impegno. Contro la violenza di genere sono stati investiti 40 milioni nel piano straordinario contro la violenza sessuale, 30 milioni per le strutture a sostegno delle vittime, ed è stato istituito il numero telefonico antiviolenza 1522, attivo 24 ore al giorno in 13 lingue. La politica deve stimolare il cambiamento culturale e proseguire questo prezioso lavoro sul campo”.

La vittima "deve essere accompagnata in un percorso di indipendenza anche dall'amministrazione"

"Quando una donna trova la forza di fuggire e denunciare maltrattamenti - commenta Cristina Lodi, capogruppo PD del Comune di Genova - esistono le strutture necessarie a farlo. La battaglia contro la violenza non finisce lì però. Il percorso è lungo e impegnativo: fatto il primo passo e affrontata l'emergenza, sono necessari interventi per rispondere ai bisogni primari della vittima come una casa, un lavoro, un'indipendenza economica per conquistare una vera emancipazione.  Si tratta di obiettivi fondamentali, che l'Amministrazione può contribuire a raggiungere; per farlo deve applicare normative e strumenti già in vigore e che oggi vengono spesso ignorati. Ad esempio, il nuovo Regolamento per l'assegnazione delle case di edilizia residenziale pubblica offre possibilità di assegnazione in urgenza, purtroppo però, ad oggi, nessuna casa viene messa a disposizione. L'impegno del Gruppo del Partito Democratico in Comune a Genova sarà deciso e indirizzato ad attivare ogni strumento a disposizione per fornire risposte concrete alle donne che trovano il coraggio di ribellarsi alla violenza".

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