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Centri estetici, il Comune dichiara guerra all'abusivismo

Il Comune approva modifiche al regolamento per chi esercita la professione di estetista: sospensione dell'attività e sanzioni più salate tra gli strumenti adottati

Nuove e più rigide regole per esercitare la professione di estetista: nel corso della seduta del consiglio Comunale di martedì 24 aprile, il consiglio ha approvato alcune modifiche al regolamento finalizzate a «salvaguardare le attività regolari e punire il proliferare di quelle abusive».

«Da tempo le categorie chiedevano un nuovo regolamento più consono alla normativa nazionale e a quella di tanti altri Comuni - ha spiegato l’assessore al Commercio, Paola Bordilli - Questo regolamento ha lo scopo di contrastare i numerosi fenomeni di abusivismo e illegalità che purtroppo sono ad oggi troppo frequenti danneggiando chi lavora regolarmente». 

Il precedente regolamento risaliva infatti al 2001, e non teneva conto dei cambiamenti che hanno interessato il settore negli ultimi 17 anni: come spiegato dal Cna (Confederezione Nazionale Artigianato e Piccola e Media Impresa), la professione di estetista è disciplinata dalla Legge 1/90, e l'abilitazione può essere conseguita dopo il superamento di un esame preceduto da un corso biennale di qualificazione professionale, cui segue un terzo anno di specializzazione o in alternativa un anno di lavoro. La legge consente un ulteriore percorso di ottenimento del titolo tramite un corso di 300 ore se si ha alle spalle un periodo di almeno 3 anni di lavoro a tempo pieno (o periodo di apprendistato). Questa abilitazione professionale consente di aprire un’attività nel settore o di lavorare come responsabile tecnico presso un centro.

Nel mirino del Comune sono finite in particolare le abitazioni adibite a centri estetici: per contrastare l’abusivismo nelle abitazioni private, la giunta ha precisato che l’attività può essere svolta in locali situati in appartamenti, ma con un accesso autonomo e indipendente rispetto a quello riservato all’abitazione. Sono state identificate le attività che possono ospitare i centri estetici prevedendo l’esplicito divieto di esercizio all’interno, tra gli altri, dei cosiddetti “Centri Massaggi Orientali”.

Tra i provvedimenti adottati dal Comune per combatterte l'abusivismo (validi anche per hotel e spa dove si pratica l'attività di estetista), il divieto di prosecuzione dell’attività nei casi di violazione ripetuta e un aumento delle sanzion: «Credo che tale normativa possa contribuire anche a creare serie opportunità lavorative per personale qualificato - ha concluso Bordillki - in una tipologia di attività molto importante e al contempo delicata»

Soddisfazione della categoria

«Ci auguriamo che l’adozione del nuovo regolamento comunale costituisca uno strumento in grado di agevolare l’attività delle imprese esistenti con nuove opportunità di lavoro e collaborazione tra professionisti del settore, avendo un ulteriore strumento di supporto per le imprese che lavorano in regola, alla luce del sole, e allo stesso tempo permetta di affrontare il tema dell’abusivismo e dei controlli verso chi non è regolare», è stato il commento di Barbara Banchero, segretaria di Cna Genova - È fondamentale per noi che le norme che regolano il settore siano aggiornate. Soprattutto sul tema dell'abusivismo occorre segnalare che vi è ancora poca consapevolezza da parte dei consumatori che si affidano agli abusivi, del rischio che corrono in termini di danno per la propria salute e per l’ambiente circostante, poiché si affidano ad operatori non qualificati che non rispettano requisiti igienico sanitari e non sono in grado di offrire garanzie sotto il profilo dei prodotti e delle attrezzature utilizzate».

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