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Elezioni Genova 2022: i seggi in consiglio comunale, i municipi

All'interno della nuova maggioranza avrà un peso notevole la lista civica di Bucci, che ottiene 9 seggi in consiglio comunale

Genova si è risvegliata con il primo cittadino che ha guidato la città negli ultimi cinque anni: il sindaco Marco Bucci è stato rieletto con il 55,49% dei voti, questi i dati definitivi arrivati nella notte tra lunedì e martedì 14 giugno.

Una tornata elettorale segnata da un'affluenza mai così bassa, appena il 44,14% dei genovesi aventi diritto è andato alle urne.

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Coalizione di centrodestra: 24 seggi

In consiglio comunale i giochi sono fatti: il sindaco uscente è riconfermato al primo turno, con il 55,49% dei voti. La coalizione conquista 24 seggi in consiglio comunale.

 All'interno della nuova maggioranza avrà un peso notevole la lista civica di Bucci, che ha pesato per il 19,06% e ottiene 9 seggi. Il distacco con la seconda lista è notevole: Fratelli d'Italia porta a casa il 9,33% (4 seggi), subito rincorsa dalla lista Toti con il 9,17% (4 seggi). Solo dopo - con un distacco di circa tre punti - arriva la Lega, con il 6,76% (12.886 voti) e con 3 seggi. Un dato pesante per il Carroccio, che nel 2017 - con il vecchio simbolo della Lega Nord - era risultato il primo partito della coalizione, con il 12,96% (28.194 voti), e adesso si trova in quarta posizione e con i voti più che dimezzati. Dati che sicuramente avranno un impatto sulla formazione della nuova giunta: l'argomento potrebbe essere affrontato oggi, con la visita di Matteo Salvini a Tursi per incontrare nuovamente Bucci, insieme a Edoardo Rixi, per parlare "di Genova e di futuro".

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A seguire, la civica Genova Domani alla prima prova con il 4,70% (2 seggi), Forza Italia con il 3,85% (1 seggio), Udc con 1,97% (1 seggio) e poi non entreranno in consiglio comunale Gente d'Italia per Genova con lo 0,20% e Liberal Socialisti Npsi con 0,15%.

Coalizione progressista: 14 seggi (più Dello Strologo)

A uscire sconfitto al primo turno è il fronte progressista guidato da Ariel Dello Strologo (candidato sindaco che entra di diritto in consiglio comunale), fermo al 38,03%. Se non si conta il "partito dell'astensione", il primo della coalizione - ma anche della tornata elettorale - rimane comunque il Pd, con il 20,95% (paradossalmente nel 2017 era arrivato al 19,84%, ma in termini assoluti aveva preso 43.156 voti contro i 39.937 di oggi): ai dem vanno 9 seggi. A seguire, Genova Civica con il 6,31% (2 seggi) ed Europa Verde-Sansa-Linea Condivisa con il 5,18% (2 seggi). Subito dopo il M5s che subisce una pesante perdita: con il 4,40% arriva a 8.381 voti contro i 39.971 di cinque anni fa, quando si presentò da solo e prese il 18,37% dei consensi. Per i pentastellati, un seggio solo. Infine, Sinistra Italiana con l'1,54% rimane fuori dal consiglio comunale.

Gli altri candidati

A seguire, Mattia Crucioli di "Uniti per la Costituzione" con il 3,56%: il candidato sindaco entra, unico della sua lista, in consiglio comunale.

Fuori dal consiglio comunale invece rimangono le liste "La sinistra insieme" guidata da Antonella Marras, il Pcl da Cinzia Ronzitti, 3V da Martino Manzano Olivieri e "Insieme per Genova" guidata da Carlo Carpi.

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Municipi: il centrosinistra perde le "roccaforti" di Ponente e Medio Ponente

Non va meglio ai progressisti nei municipi: il centrosinistra perde infatti alcune "roccaforti" importanti come Ponente e Medio Ponente, e anche Bassa e Media Val Bisagno.

La situazione dei municipi nel dettaglio:

A ponente, in particolare, dopo uno scrutinio 'al cardiopalma' e un testa a testa durato ore, Guido Barbazza del centrodestra vince per 135 voti di distacco. Poi gli altri 'ribaltoni': il civico Angelo Guidi strappa la Bassa Val Bisagno allo storico presidente del Pd, Massimo Ferrante. Niente bis per l'esponente della sinistra, Roberto D'Avolio, che cede la Media Val Bisagno a Maurizio Uremassi, civico di centrodestra. Nel Medio Ponente non ce la fa Stefano Bernini (Pd) in sostituzione di Mario Bianchi: il municipio passa al centrodestra, con la civica Cristina Pozzi.

La coalizione di Marco Bucci conferma il leghista Andrea Carratù nel Centro Est, dove ha avuto la meglio sul pentastellato schierato dal campo progressista, Stefano Giordano. Altra conferma nel Centro Ovest, questa volta per il campo progressista: resta presidente il pentastellato Michele Colnaghi, che ha sconfitto il leghista Fabrizio Radi. Terza e ultima conferma in Valpolcevera, per il dem Federico Romeo che ha sconfitto il civico per il centrodestra, Fabrizio Belotti.

Resta al centrodestra il Medio Levante, che passa da Francesco Vesco ad Anna Palmieri, che ha battuto Camilla Ponzano. Così il Levante, che resta al centrodestra, passando da Francescantonio Carleo al totiano Federico Bogliolo, che ha sconfitto la candidata del campo progressista Serena Finocchio.

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Bucci: "Farò il possibile per essere il sindaco di tutti"

Marco Bucci ha commentato nella serata di lunedì la sua riconferma a sindaco di Genova: "Un buon risultato, ringrazio i cittadini genovesi che hanno creduto in noi e tutti coloro che sono andati a votare, qualsiasi preferenza abbiano espresso. Faro il possibile per essere il sindaco di tutti, anche di coloro che non si sono recati alle urne. Domani torniamo già a lavorare, perché ci sono moltissime cose da fare, fondi da spendere e progetti da portare a compimento per costruire quella città internazionale che i genovesi ci chiedono. Entro il 15 luglio è necessario fare la giunta e il primo consiglio comunale per far ripartire il sistema. Ringrazio Ariel Dello Strologo che mi ha chiamato e mi ha promesso che farà un'opposizione seria e costruttiva". 

Dello Strologo: "Faremo un'opposizione costruttiva"

"Faremo un'opposizione costruttiva e non sterile - ha detto il candidato progressista Dello Strologo - grazie a questa esperienza abbiamo conosciuto la città a fondo, il lavoro fatto sarà utile per il ruolo che avremo dal punto di vista politico. Ringrazio i partiti e i movimenti della coalizione che mi hanno scelto come candidato dandomi fiducia". 

Poi una riflessione sul dato dell'affluenza, mai così basso: "Numeri molto tristi e preoccupanti, alla fine i voti del vincitore saranno inferiori al numero dei non votanti. Serve una riflessione nei prossimi mesi e nei prossimi anni, da condividere con tutte le forze politiche per trovare soluzioni". 

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