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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni

Regionali, strappo nel centrodestra: Enrico Musso corre da solo

L'ex senatore del Pdl, nel 2012 candidato sindaco contro Marco Doria, scende in campo nella corsa alla poltrona di governatore con il sostegno di Liguria Libera e dell'ex forzista Luigi Morgillo

A meno di due mesi dalle elezioni regionali, incomincia a delinearsi il quadro delle forze politiche in gioco per la conquista della poltrona di governatore della Liguria, un campo da gioco in cui, più che l’unità a gran voce richiesta sia dal centrodestra sia dal centrosinistra, pare sia la frattura a dominare.

Nel giorno in cui Raffaella Paita e il candidato “alternativo” schierato dal centrosinistra, il civatiano Luca Pastorino, si sono incontrati insieme con la grillina Alice Salvatore al tavolo organizzato da Confesercenti per il primo confronto ufficiale, anche nel centrodestra si è ufficializzato uno strappo, con la discesa in campo di Enrico Musso, aspirante governatore supportato da Luigi Morgillo e dalla sua Liguria Libera.

«In questa fase di completa confusione politica, Liguria Libera ha ritenuto di non doversi piegare ai voleri di Arcore e di Ponte di Legno e alle logiche spartitorie romane di Forza Italia e della Lega Nord. Noi di Liguria Libera abbiamo deciso di dire no poiché per noi contano di più gli interessi dei liguri che quelli del Veneto e della Lombardia», fanno sapere l’ex forzista Morgillo e Luigi Pellerano, che con lui ha dato vita alla nuova lista civica. Una decisione arrivata in seguito alla scelta da parte del centrodestra di candidare Giovanni Toti in un'alleanza con la Lega Nord che ha costretto Edoardo Rixi al ritiro, come ha ricordato lo stesso Musso a margine della conferenza stampa con cui ha ufficializzato la discesa in campo: «Non era più possibile sopportare candidature imposte dall’alto e prive di progetto».

E in un clima che si fa sempre più teso (e affollato), la reazione di Forza Italia non ha tardato ad arrivare con Marco Melgrati, capogruppo regionale di Forza Italia, che prima si è chiesto «dove vanno?», per poi tuonare: «E’ incredibile che, grazie ai personalismi di qualche personaggio, che deve tutto al presidente Silvio Berlusconi e a Sandro Biasotti, la lista civica Liguria Libera abbia scelto di correre da sola alle elezioni regionali, con candidato Enrico Musso. Non gli è bastata la lezione e la figuraccia delle Europee? L’ex senatore Musso, diventato senatore grazie alla nomina di Silvio Berlusconi, per poi dissociarsi da Forza Italia (senza dare le dimissioni da senatore), invece di fare un passo a lato, ben minor cosa di quello che ha fatto Rixi e la Lega Nord con il passo indietro, decide di rompere l’alleanza con il centrodestra e correre da solo per le Regionali. Certo i possibili risultati di questa lista non fanno paura alla coalizione di centrodestra, ma ogni voto disperso è un attentato alla volontà di cambiamento in Liguria - ha concluso Melgrati - Saranno gli elettori a dare a questi personaggi i 30 denari, la paga di Giuda, e nulla di più».

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