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Regionali: primo confronto tra candidati, ma Toti non c'è: «Non è in grado»

Raffaella Paita all'attacco del rivale forzista, grande assente all'incontro organizzato da Confesercenti con Alice Salvatore (M5S) e il civatiano Luca Pastorino: «Non può fare proposte perché non conosce il territorio»

Entra nel vivo la corsa alle Regionali in Liguria: ad aprire le danze questa mattina è stato un incontro organizzato da Confesercenti cui hanno preso parte 3 dei quattro principali contendenti alla poltrona di governatore, e cioè Raffaella Paita, Luca Pastorino e Alice Salvatore.

Grande assente invece Giovanni Toti, forzista candidato per il centrodestra, un forfait (dovuto ufficialmente ad altri impegni) che la candidata del Pd non ha potuto fare a meno di sottolineare: «Non si vede, non è in grado di citare cifre né di fare proposte concrete, perché non conosce questa realtà, non è capace”, ha spiegato Paita al termine del confronto con gli avversari, che «con tutto il rispetto, non sono in grado di essere davvero competitivi».

Ma un tentativo per esserlo, Salvatore e Pastorino (sostenuto da Sel e i civatiani del Pd) l’hanno fatto, esponendo durante l’incontro organizzato al Porto Antico proposte e idee per la ripresa economica e il rilancio delle aziende liguri, con la prima che si è concentrata in particolare sulle piccole e medie imprese evidenziando la necessità di «salvaguardare valori culturali e tradizioni e invertire un meccanismo di spopolamento sempre più radicato, istituendo inoltre un fondo regionale di microcredito in cui far confluire parte degli stipendi da assessori che noi del M5S abbiamo intenzione di decurtare una volta in Regione», e il secondo che si è concentrato invece sull’importanza del turismo, parlando di «formazione su lingue straniere» e della «creazione di una rete sistematica tra commercio e Regione, con tavoli permanenti e mensili in cui le due parti fanno presente ciò di cui hanno bisogno».

A prendere la parola per ultima proprio Raffaella Paita, che nel corso dell’intervento ha snocciolato una serie di cifre («Da oggi ogni volta che parlo di programma parlo con cifre e contenuti e veri elementi, io posso dire che cosa abbiamo fatto e cosa faremo nel futuro”), parlando dell’intenzione di investire 10 milioni di euro «per la valorizzazione del food e dell’enogastronomia, che va agganciata al tema del turismo: abbiamo prodotti unici nella nostra regione, e in questo campo possiamo diventare i primi al mondo», e altri 10 per riqualificare e valorizzare il centro storico, «il più grande d’Europa e patrimonio dell’Unesco insieme con le sue botteghe storiche».

Tra le altre proposte avanzate, anche quella di creare una grande pista ciclabile che attraversi la Liguria collegando Sarzana all’imbocco con la Francia: «Abbiamo già tracciati e percorsi che possono essere sfruttati, potrebbe essere quell’idea rivoluzionaria che dal 1992, dall’anno dell’Acquario, non abbiamo più avuto».

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