Oscar Giannino a Genova, rinviato per neve l'incontro
Il candidato di Fare per Fermare il Declino ha annullato la visita prevista a Genova per lunedì 11 febbraio per via dell'allerta neve che ha colpito oggi la città
Genova - Oscar Giannino, fondatore del partito Fare per Fermare il Declino e candidato alle prossime elezioni politiche, si è arreso alla neve. L’allerta che ha bloccato l’intera città genovese (segui la diretta), tra disagi a bus, treni e aerei, ha reso impossibile anche l’arrivo del politico in città per l’incontro previsto per la giornata di oggi in centro a Genova.
Impossibile viaggiare con l’aereo da Roma a Genova, inevitabile rinviare l’appuntamento a data da destinare.
«La classe politica emersa dalla crisi del 1992-94 - tranne poche eccezioni individuali - ha fallito: deve essere sostituita perché è parte e causa di quel declino sociale che vogliamo fermare. L’Italia può e vuole crescere nuovamente. Per farlo deve generare mobilità sociale e competizione, rimettendo al centro lavoro, professionalità, libera iniziativa e merito individuale. Affinché l'interesse di chi lavora - o cerca di farlo, come i giovani e tante donne – diventi priorità bisogna smantellare la rete di monopoli e privilegi che paralizzano il paese. I problemi odierni sono gli stessi di vent'anni fa, solo incancreniti: l'inefficienza dell’apparato pubblico e il peso delle tasse che lo finanziano stanno stremando l’Italia. Perdendo lavoro e aziende, migliaia di persone non sono più in grado di produrre e milioni di giovani non lo saranno mai». questo è l’inizio del manifesto del movimento Fermare il Declino (leggi i candidati al Senato e i candidati alla Camera), lanciato nel Luglio del 2012 da un gruppo di economisti ed intellettuali».
In giornata Oscar Giannino, nell'annunciare l'impossibilità di raggiungere Genova, è intervenuto anche sulle clamorose dimissioni annunciate da Benedetto XVI: «Il più profondo rispetto per la decisione assunta da Benedetto XVI. Per la Chiesa cattolica è il segno che il mondo cambia. Il Pontefice assume una decisione sulla quale tutti hanno di che riflettere. Per primo il Papa è convinto, in relazione alle sue forze e alla sua età, di rinunciare al Soglio per il bene della Chiesa. E' una decisione che farà storia. Senza voler fare accostamenti impropri, diventa però evidente che analoghe considerazioni dovrebbero essere condivise e assunte da chi, nella politica e nelle istituzioni, senza titoli per parlare ex cathedra, resta invece convinto di prolungare per decenni ruoli e incarichi alla guida del Paese».