rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Elezioni

Elezioni, come votare alle comunali 2022: orari, preferenze, voto disgiunto

Tutto quel che c'è da sapere sulle elezioni amministrative e sul referendum 2022

Cittadini chiamati alle urne il 12 giugno 2022 per rinnovare diversi consigli comunali (tra cui quello di Genova) e per il referendum sulla giustizia.

Si vota dalle ore 7 alle ore 23. Nei comuni come Genova che hanno anche i municipi verrà data una scheda per il Comune e una per i Municipi. Per quanto riguarda il referendum, invece, verranno consegnate cinque schede per cinque quesiti. 

Ma come si può esprimere in maniera corretta il voto? Si può optare per il voto disgiunto, e in quali casi? Ecco una guida con tutte le informazioni.

Elezioni 2022, le regole da rispettare tra gel igienizzante e distanziamento

I colori delle schede

Iniziamo distinguendo le schede che verranno consegnate al momento del voto.

Per il Comune la scheda sarà azzurra, mentre per i Municipi sarà rosa.

Per quanto riguarda i referendum, invece, saranno presenti cinque schede - una per quesito - che nel dettaglio avranno i seguenti colori:

  • scheda di colore rosso per il Referendum n. 1: abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi;
  • scheda di colore arancione per il referendum n. 2: limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell'ultimo inciso dell'art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale;
  • scheda di colore giallo per il referendum n. 3: separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati;
  • scheda di colore grigio per il Referendum n. 4 : partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte;
  • scheda di colore verde per il Referendum n. 5: abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.

Quali documenti portare

Per essere ammessi al voto bisogna presentare un documento di identità valido (carta di identità o patente), oppure un documento che rientri in queste categorie:

  • tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare;
  • tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia

In mancanza di un documento di identificazione idoneo, l’elettore può essere riconosciuto anche con le seguenti modalità:

  • da uno dei membri del seggio che conosce personalmente l’elettore e ne attesta l’identità;
  • da un altro elettore del comune, noto al seggio e provvisto di documento di riconoscimento;
  • dalla ricevuta della richiesta di rilascio della Carta d’Identità Elettronica (CIE), in quanto munita della fotografia del titolare e dei relativi dati anagrafici.

Indispensabile, poi, avere con sé la tessera elettorale.

Ricapitolando, servono un documento di identità valido e la tessera elettorale.

Le modalità di espressione del voto per le comunali

Le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione dei comuni. 

Nei comuni fino a 15.000 abitanti (quest'anno ad esempio Arenzano, Ceranesi, Cicagna, Pieve Ligure e Rovegno) si può tracciare un segno sul nominativo del candidato sindaco o sul contrassegno della lista collegata al candidato sindaco o su entrambi. In questi comuni - essendoci una lista sola collegata a ogni candidato sindaco - non è possibile dare il voto disgiunto.

È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti si procede ad un turno di ballottaggio domenica 26 giugno tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

Nei comuni con più di 15.000 abitanti (come Genova e Chiavari) si può:

  • tracciare un solo segno sul rettangolo recante il nominativo di un candidato sindaco, senza cioè segnare alcun contrassegno di lista: in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco prescelto;
  • tracciare un segno solo sul contrassegno di una delle liste oppure tracciare un segno sia sul nominativo del candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista collegata;
  • esprimere un voto disgiunto, tracciando un segno sul nominativo del candidato sindaco ed un altro segno su una delle liste ad esso NON collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista NON collegata.

È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 26 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati. All’eventuale turno di ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato sindaco prescelto.

Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.

Mentre i comuni di Genova e Chiavari dunque - essendo superiori a 15mila abitanti - possono andare al ballottaggio, le elezioni dei municipi di Genova invece sono a turno unico il 12 giugno.

Preferenze

Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza per un candidato consigliere comunale.

Nei comuni con almeno 5.000 abitanti è possibile esprimere non più di due preferenze per i candidati a consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista.

In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Le preferenze devono essere manifestate, esclusivamente, per candidati compresi nella lista votata.

Voto disgiunto 

Come spiegato sopra, nei comuni con più di 15mila abitanti (ad esempio Genova e Chiavari) è possibile esprimere un voto disgiunto, tracciando un segno sul nominativo del candidato sindaco ed un altro segno su una delle liste ad esso NON collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.

Dunque il voto disgiunto si può praticare solo votando per un candidato sindaco e per una lista a lui non collegata.

È possibile esprimere preferenze anche in questo caso, purché siano appartenenti alla lista sulla quale si traccia il segno (e che, nel caso del voto disgiunto, non è collegata al sindaco).

Non è possibile in nessun caso votare per una lista e poi esprimere preferenze appartenenti a un'altra.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni, come votare alle comunali 2022: orari, preferenze, voto disgiunto

GenovaToday è in caricamento