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Elezioni Comunali 2012

Imu Genova: tassa prima casa non piace a Vincenzi, Doria e Rixi

La giunta Vincenzi ha rimandato la decisione. Probabilmente toccherà al nuovo sindaco stabilire l'aliquota. Vinai (Pdl) critica il ritardo. Doria (Sel-Pd) apre all'Imu, con dei ma. Rixi (Lega) boccia il tributo. Per Musso dipende dal bilancio

Il governo Monti ha rintrodotto la tassa sulla prima casa, la cosiddetta Imu. Ora spetta ai singoli Comuni stabilire l'aliquota. Il sindaco di Genova Marta Vincenzi, assieme alla sua Giunta, ha preso tempo riguardo alla definizione delle aliquote dell'Imu. La decisione slitta a data da destinarsi, probabilmente dopo le elezioni amministrative del prossimo 6 maggio. Il voto di Palazzo Tursi, che ha fatto anche slittare l'approvazione del bilancio 2012, è stato unanime.

La sindaco chiarisce la sua posizione: «Ci vuole la disobbedienza civile per difendere le prime e uniche case dei cittadini. Sono sempre stata e resto contraria a nuove tasse: a Genova l'aumento sulla prima casa non l'ho mai voluto». Marta Vincenzi si dichiara invece favorevole ad aumenti per le prime case di multiproprietari e per le seconde e terze case.

Dopo questa decisione, scontato domandarsi la posizione di quelli che potrebbero diventare il prossimo sindaco di Genova: Enrico Musso (Terzo polo) prende tempo, «prima bisogna vedere i conti», mentre Edoardo Rixi non lascia dubbi: «Sulla prima casa nessun aumento». Il candidato del centrosinistra Marco Doria si dice disponibile, ma «solo se sarà necessario per garantire il lavoro nei servizi sociali e i servizi alle persone». ''Questa situazione crea danni alla città - attacca Pierluigi Vinai, candidato sindaco sostenuto dal Pdl - perche' senza un bilancio si bloccano spesa e pagamenti».

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