Enrico Musso, candidato sindaco di Genova con la propria lista civica, è intervenuto sui risultati delle primarie del centrosinistra.

 «La vittoria di Marco Doria, con cui condivido un percorso parallelo in quanto collega della facoltà di Economia, sconfessa l’operato del sindaco uscente Marta Vincenzi, ma, d’altra parte, marginalizza la parte moderata del Pd. La scelta di Marco Doria, per quanto legittima, è una scelta estrema ed estremistica, che configura uno scenario programmatico da parte del candidato del centro-sinistra che non condivido perché porterebbe al blocco completo dello sviluppo della città e, a mio parere, non rappresenta neppure le richieste dell’elettorato che ha sempre votato quella parte politica. Su alcuni temi, come Gronda e Terzo Valico, siamo in assoluto disaccordo».

«Nel mio programma, elaborato insieme a decine di tecnici, ho inserito il potenziamento e lo sviluppo delle infrastrutture, una posizione che nasce dalla necessità di garantire un futuro, soprattutto nel campo del lavoro, a Genova. La mia non è una candidatura ideologica o partitica, ma nasce dalla società civile. Pertanto, in maniera trasversale mi rivolgo a tutti quelli che possono condividere il mio programma, formulato sulle esigenze della città. Oggi a Genova, e in Italia in generale, esistono due onde che esprimono l’analoga richiesta dei cittadini, anche se su due posizioni molto diverse: quella sterile di chi urla “mandiamo tutti a casa”, l’altra, a cui mi sento di appartenere, che sostiene una nuova politica, libera dalle logiche di partito e condivisibile in modo trasversale. Il fatto che le posizioni mie e di Marco Doria siano molto diverse mette i genovesi davanti a una scelta netta e chiara».