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Elezioni Rapallo

Rapallo, il sindaco Bagnasco rifiuta la candidatura in Parlamento: "Non volterò le spalle alla mia città"

"L'alternativa era un commissariamento, un blocco dei lavori, un atto di irresponsabilità per una poltrona 'comoda'"

Tempo di scelte politiche per Carlo Bagnasco, sindaco di Rapallo e coordinatore provinciale di Forza Italia: dopo la caduta del governo il sistema delle varie alleanze si è destabilizzato e adesso i partiti dovranno capire (in fretta) quali accordi portare avanti e chi candidare in Parlamento.

"Mi sono trovato davanti a un bivio - spiega Bagnasco - dove una strada era molto pianeggiante e un'altra era più in salita. Poi si prospettava un saluto alla mia amata città che mi ha dato tanto e mi ha dato un grande consenso. Ho pensato tantissimo, sono andato a Roma, sono stato due giorni con tutti i vertici del partito. Alla fine dovevo firmare (la candidatura, ndr) ma non l'ho fatto perché è prevalso il senso di responsabilità per i miei cittadini, poi non volevo voltare le spalle a Rapallo".

C'è chi gli ha dato del 'matto' per aver rifiutato l'occasione: "Mi auguro di essere un 'matto' buono e sono sicuro di aver fatto la scelta giusta per la nostra città - conclude Bagnasco -. L'alternativa era un commissariamento, un blocco dei lavori, un atto di irresponsabilità per una poltrona 'comoda'. Ho preferito mantenermi la mia che è un pochino più scomoda ma fa parte della mia cultura, non volevo voltare le spalle ai consiglieri e alla mia giunta che mi ha sempre sostenuto. Per ora il treno l'ho 'perso' ma la mia città viene prima con tutti i cantieri che devo concludere".

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