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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni

“Bucci ineleggibile”: arrivano le prime istanze

I documenti saranno presentati al consiglio comunale martedì 5 luglio durante la prima seduta in cui si approva l'elezione del sindaco. Alcuni cittadini contestano l'ineleggibilità di Marco Bucci essendo anche commissario di Governo per la ricostruzione del viadotto Polcevera

Si aprirà all'insegna della bagarre il prossimo consiglio comunale in programma per martedì 5 luglio. Durante la seduta per approvare l'elezione del sindaco, l'opposizione infatti presentarà una raccolta di istanze per risollevare il caso della presunta ineleggibilità di Marco Bucci.

A condurre la battaglia sono cittadini, politici e avvocati che hanno firmato i documenti per contestare a Bucci la causa, appunto, di ineleggibilità. Secondo i contestatori, il Testo unico degli enti locali all'articolo 60 stabilisce che non siano eleggibili a sindaco i commissari di Governo, e Bucci lo è per la ricostruzione del viadotto Polcevera dal 2018. Scorrendo una delle prime istanze arrivate a GenovaToday, nel documento firmato dall'elettore Riccardo Degl'Innocenti si legge: "Non risultando che il dr. Bucci Marco si sia dimesso dalle funzioni di 'commissario straordinario alla ricostruzione' entro il giorno fissato per la presentazione delle candidature, dimissioni che avrebbero eliminato, ai sensi dell’art. 60, comma 3, del Tuel, gli effetti della causa di ineleggibilità, deve ritenersi che il dr. Bucci Marco sia ineleggibile a sindaco del comune di Genova, in quanto commissario di Governo in carica".

Da parte sua Bucci ha sempre dichiarato di avere pareri autorevoli che escludono eventuali profili di ineleggibilità. "Ho firmato l'istanza sperando che in sala rossa Bucci fornisca finalmente le sue motivazioni - spiega a GenovaToday Riccardo Degl’Innocenti - altrimenti proseguirà l'azione popolare in tribunale".

La ricostruzione dei fatti

Dopo la caduta del ponte Morandi, considerata la necessità di garantire misure urgenti a sostegno della popolazione colpita dalla tragedia, di ricostruire il viadotto e di ripristinare la viabilità sul territorio, Marco Bucci è stato nominato commissario di Governo per la ricostruzione con una durata dell'incarico inizialmente fissata a un anno. Con i successivi decreti la carica è stata rinnovata altre tre volte e, da ultimo, è stata fissata "non oltre la data del 31 dicembre 2024" con il decreto legge 10 settembre 2021, n. 121, convertito con modificazioni dalla legge 9 novembre 2021, n. 156. Lo scorso 12 giugno Bucci, dopo essersi ricandidato, è stato eletto alla carica di sindaco del comune di Genova. Non risulta che si sia dimesso dalle funzioni di 'Commissario straordinario alla ricostruzione' entro il giorno fissato per la presentazione delle candidature.

Perché "Bucci è ineleggibile"

Secondo Riccardo Degl'Innocenti che ha presentato l'istanza: "È chiara la situazione di vantaggio determinatasi nella competizione elettorale a favore di Bucci, 'l’uomo del ponte', rispetto a qualsiasi altro soggetto candidabile, situazione largamente rilanciata con grande risonanza in ogni possibile occasione da Bucci candidato, perfino con il passaggio sul nuovo ponte del Giro d’Italia in spregio all’appello dell’associazione dei parenti delle 43 vittime".

Per l'opposizione Bucci sarebbe stato votato anche grazie alla coesistenza della due funzioni, di commissario straordinario e di sindaco, che avrebbe confuso gli elettori. "Ora 'l’uomo del ponte' è stato eletto sindaco, ancorché chiaramente ineleggibile", continua Degl’Innocenti. "L'ineleggibilità, per legge, non si poteva far valere prima che lui fosse stato eletto".

Un pretesto per contestare il voto espresso alle urne? "Non è così, anzi - ribatte Riccardo Degl'Innocenti - la legge ha, infatti, previsto l’azione popolare, mettendo uno strumento di controllo nelle mani del popolo, non certo per consentire a qualcuno di sovvertire il risultato di una corretta competizione elettorale, ma proprio per consentire di ottenere all’opposto un corretto risultato in una nuova corretta competizione elettorale, non condizionata dall’ingiusto vantaggio di un candidato".

Scenari politici: se l'istanza venisse approvata

Palla al centro e si ricomincia la partita. Questa la visione di chi presenta l'istanza: "A seguito dell'eventuale giudizio favorevole all’azione popolare, Bucci decadrebbe dalla carica di sindaco e manterrebbe le funzioni di commissario straordinario. Il comune di Genova sarebbe temporaneamente, fino alle nuove elezioni, governato dal vicesindaco, dalla giunta e dal consiglio comunale sciolti, ma in carica, appunto, fino alle nuove elezioni".

"Una soluzione razionale, prevista dalla legge, che evita un vuoto di potere amministrativo - conclude Degl'Innocenti - Occorre sottolineare, infine, che la necessità dell’azione popolare e delle nuove elezioni è stata determinata soltanto dal comportamento di Bucci, che, violando le regole del gioco stabilite dalla legge, ha voluto candidarsi senza dimettersi da commissario nei modi e nei termini di legge".

Cosa può succedere martedì in consiglio comunale

Le istanze sarebbero già all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale e dovrebbero quanto meno essere citate, tanto dipenderà anche dal dibattito in aula e dagli interventi dei capigruppo di opposizione che cercheranno di strappare a Bucci la motivazione secondo cui, a suo dire, non si pone il problema dell'ineleggibilità. È anche probabile, però, che il consiglio comunale si limiti alla presa d'atto e non accolga i documenti. Da quel momento, allora, i cittadini avranno trenta giorni per avviare l'azione popolare in tribunale ovvero promuovere una causa presso la magistratura civile per arrivare a un dibattimento e alla sentenza di un giudice.

  

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