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Giovedì, 5 Ottobre 2023
Elezioni

Polemica in Liguria dopo l'alluvione nelle Marche, Toti: "Il Pd strumentalizza le tragedie"

Al presidente della Regione non sono piaciute le critiche sulla gestione delle emergenze da parte di Valentina Ghio, segretaria regionale Pd. La replica: "Evidente che le misure di  protezione civile post intervento non sono sufficienti contro il cambiamento climatico, ma sono cerotti su ferite sempre più dolorose"

L'alluvione nelle Marche, dove al momento si contano dieci feriti e tre dispersi, diventa tema di scontro politico in Liguria, nel rush finale verso le elezioni politiche del 25 settembre. Giovanni Toti, presidente della Regione ed esponente di Noi Moderati si è rivolto a Enrico Letta, segretario nazionale del Partito Democratico, attaccando la candidata alla Camera e segretaria ligure Valentina Ghio dopo alcune dichiarazioni relative sul sistema di Protezione Civile. In una lunga intervista all'agenzia Dire aveva lanciato la proposta di una "legge organica per la prevenzione del dissesto" e attaccato la Regione sostenendo che: "In Liguria un pensiero organico, strutturale, preventivo in questi anni non c'è stato, ci sono stati i cerotti sulle ferite, anche grazie a grandi fondi arrivati dalla Protezione civile nazionale e dati ai Comuni che hanno saputo progettare". 

Toti scrive a Letta: "Non si strumentalizzano le tragedie"

Parole che non sono piaciute a Toti, che si è rivolto al segretario nazionale del Pd: "Caro Letta - ha scritto il governatore della Liguria - perché non dedichi 5 minuti della tua campagna elettorale per spiegare agli esponenti del tuo partito in Liguria che sulle tragedie come quella delle Marche non si fanno strumentalizzazioni? False, per di più!  Facciamo un rapido ripasso: nel 2015 abbiamo ereditato dal tuo partito un sistema di Protezione Civile inesistente, che aveva portato ad ogni alluvione una triste conta delle vittime. Oggi invece, dopo anni di lavoro, quel sistema è diventato un modello riconosciuto anche dal capo del Dipartimento nazionale, che ha considerato la Liguria al primo posto in Italia per capacità di intervento durante le emergenze. E, cosa ancora più importate, ha permesso di evitare altre tragedie diffondendo tra i cittadini, anche attraverso le scuole, la cultura del rischio. Non solo: aggiungo, per i meno attenti, che la Liguria è stata la prima in Italia ad usare i fondi non solo per riparare ai danni di alluvioni e mareggiate ma anche per fare prevenzione, con opere e cantieri che hanno reso il territorio ogni giorno più sicuro.  Caro Letta, invita i tuoi a chiedere scusa, nel rispetto di chi in queste ore soffre nelle Marche e delle squallide strumentalizzazioni se ne fa davvero poco. Quanto alla Liguria, possiamo anche ascoltare i consigli su pancetta e guanciale (anche se preferiamo il pesto) ma sulla Protezione Civile non accettiamo lezioni da voi".

Lista Toti: "Ghio si smentisce da sola"

Anche la Lista Toti, attraverso una nota ufficiale, ha criticato la segretaria regionale del Pd scrivendo, tra l'altro, che "sui fondi stanziati Ghio si smentisce clamorosamente da sola, ammettendo di aver potuto contare, da sindaca, su finanziamenti che sono andati al di là del banale ristoro dei danni, dei 'cerotti sulle ferite' come li chiama lei. La città che lei amministra (Sestri Levante, ndr) ha beneficiato, peraltro non solo nel settore della Protezione Civile, di ingenti finanziamenti deliberati da Regione Liguria sulla base di risorse nazionali ed europee. La recente, terribile grandinata e le trombe d'aria che hanno duramente colpito anche la sua Sestri Levante, senza che nessuno si sia mai sognato di attribuirle responsabilità, non le hanno suggerito un minimo di prudenza e di opportunità nelle sue esternazioni. Quantomeno il buongusto di tacere potrebbe averlo".  

Ghio: "Attacco sguaiato e strumentale"

A stretto giro di posta è poi arrivata la replica di Valentina Ghio, che ha contrattaccato: "La Lista Toti, anche in un momento così doloroso e difficile come quello attuale, non rinuncia a scadere in un attacco politico sguaiato e strumentale. È evidente a tutti che le misure di  protezione civile post intervento - seppure ingenti - non sono sufficienti a contrastare il cambiamento climatico, ma sono cerotti su ferite sempre più dolorose - prosegue Ghio - serve quindi una iniziativa più forte sulla prevenzione e la mitigazione del rischio, su cui ci sono gravi ritardi a ogni livello. Lo dico anche alla luce dell'esperienza amministrativa di questi anni, in un territorio flagellato da alluvioni, mareggiate e eventi estremi. Che di fronte a questa riflessione, tra l'altro affrontata su vari livelli istituzionali, la Lista Toti senta il bisogno di ricordarmi che il Comune che amministro ha ricevuto soldi dalla Protezione Civile e che, quindi, dovrei tacere, non è solo una caduta di stile, dato che i fondi sono nazionali e legati a progetti e interventi necessari, ma sottintende uno strisciante suggerimento a tacere e non esprimere critiche politiche su temi di così straordinaria rilevanza dal momento che si ricevono finanziamenti- insinua Ghio - è un tema di confronto democratico e mi stupisce che chi si definisce moderato, nella foga della polemica, abbia perso questo principio così importante".

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