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Elezioni regionali 2020

Elezioni regionali, Toti gioisce e assicura: «Coalizione avanti per 5 anni»

Nella conferenza stampa con cui ha ufficializzato e commentato la vittoria, il presidente della Regione assicura: «Non faremo valere i numeri, siamo una squadra»

«Non faremo pesare i numeri perché siamo una squadra», ma resta il fatto che il partito di Giovanni Toti, Cambiamo, è di fatto diventato il primo in Liguria, e il neo rieletto presidente della Regione ha aumentato esponenzialmente i suoi consensi.

Toti ha replicato diplomaticamente alle domande sul cambio degli equilibri in consiglio regionale e in generale nel panorama politico ligure, ribadendo che i liguri «hanno premiato lo straordinario lavoro fatto da molti» e confermando che «la coalizione va avanti per altri 5 anni. Ognuno farà l’analisi dei propri voti e di cosa ha funzionato o no, ma nel complesso la coalizione sale e ne sono soddisfatto, ogni partito ha coperto la sua fascia di responsabilità e la sua fascia di elettori. La Lega ha avuto un buon successo e si è consolidata, Fratelli d’Italia è cresciuta, Forza Italia ha presidiato il suo elettorato, la nostra lista è primo partito e si commenta da sola: è una coalizione equilibrata».

Toti confermato presidente: sanità e Recovery Found al centro

Toti ha confermato i contatti con i rappresentanti della coalizione di centrodestra che ha contribuito alla riconferma: «Ieri ho incontrato il segretario della Lega Edoardo Rixi, ho sentito il segretario di Fratelli d’italia Matteo Rosso, iniziamo già a lavorare alla prossima amministrazione - ha spiegato Toti - Ho sentito anche leader nazionali e con altri ci sentiremo, con Giorgia Meloni ci siamo messaggiati, con Silvio Berlusconi ho parlato a lungo stamattina e lo ringrazio per il contributo di affetto e politico che mi ha dato».

Il neo rieletto presidente di Regione ha elencato i temi principali: sanità, gestione emergenza coronavirus, Recovery Found con confronto tra Comuni, Salone Nautico, semplificazioni della burocrazia regionale, sistemazione delle partecipate, realizzazione piano di edilizia sanitaria - nuovo pronto soccorso San Martino e nuovo Galliera in primis - e ancora il tema dei rifiuti e l’indipendenza regionale per smaltimento.

Il futuro consiglio regionale

Il risultato della due giorni di voto si traduce in un nuovo assetto del consiglio regionale. Alla lista del presidente rieletto, infatti, andranno 8 seggi, mentre la Lega si ferma a 6 seggi, Fratelli d'Italia avrà 3 seggi, uno per Forza Italia. 

Per quanto riguarda invece l'opposizione, al Pd sono destinati 6 seggi, 2 al Movimento 5 Stelle, 2 alla Lista Ferruccio Sansa Presidente, uno per Linea Condivisa. A votare la coalizione di centrosinistra sono stati 124.58 liguri.

Toti ha anticipato che i consiglieri che passeranno al ruolo di assessori dovranno, appunto, dimettersi da consiglieri: «Un consiglio di 31 e una giunta di 7 squilibrerebbero il rapporto democratico tra consiglio e giunta», ha spiegato, confermando che «per quanto riguarda la mia lista questa regola vale per tutti, so che c’era una simile intenzione anche in altri movimenti politici, non posso costringerli ma è sicuramente ampiamente suggerito e caldeggiato».

Sugli assessori della giunta dei precedenti 5 anni, Toti ha detto che «hanno fatto tutti un buon lavoro, quindi dal punto di vista del merito hanno tutti la mia fiducia e potrebbero rientrare tutti, ma occorre fare alcune valutazioni rispetto al consiglio e all’attività politica della lista stessa. Qualcuno potrebbe venire impegnato un po’ più direttamente in attività politica e lasciare spazio un amministrazione, rispetto alla precedente amministrazione il gruppo della lista che aveva meno membri diventa il principale con 8 consiglieri in aula. Ii cittadini, vista la fiducia accordata, credo meritino il consolidamento anche di una dirigenza politica sul territorio».

Per quanto riguarda i consiglieri comunali eletti consiglieri regionali, Toti ha chiarito che non chiederà le dimissioni per una questione di competenza. Il sindaco di Genova Marco Bucci, però, aveva già chiarito che non avrebbe accettato consiglieri comunali o assessori impegnati anche in Regione, e non è un caso che chi si è candidato - Sergio Gambino, Francesca Fassio, Stefano Balleari - abbiano già rassegnato le dimissioni.

Toti: «Conte mi ha telefonato, rimediato a sgarbi del governo nei mesi precedenti»

«Conte mi ha telefonato - ha confermato Toti - è stato molto cortese, si è complimentato per la vittoria e ha assicurato collaborazione per il bene del paese, che deve andare avanti come ha fatto in lockdown. Ci siamo dati appuntamento a Roma per il Recovery Found e per il tema autostrade, ho trovato un grande garbo che penso rimedi ad alcuni rapporti istituzionali meno cortesi degli ultimi mesi da parte del governo».

Infine una stoccata a Sansa: «Non l’ho sentito, ma spero che i numeri contribuiscano a intaccare il senso di superiorità e l’autostima eccessiva che hanno caratterizzato una campagna elettorale spesso sgradevole nei toni e nei contenuti».

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