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L'ultimatum del Pd a Doria: «Dica subito se vuole ricandidarsi»

All'indomani dalla disfatta dei Dem al referendum costituzionale, anche a Genova si pensa al futuro. E soprattutto alle Comunali del 2017, su cui il sindaco non ha ancora sveltato piani

«Si ricandida o no?»: questo l’interrogativo che da settimane (se non mesi) gravita intorno al sindaco Marco Doria, che da sussurro è diventato ultimatum. Almeno da parte del Pd genovese, che all’indomani dai disastrosi (proprio per il Pd e per il premier Matteo Renzi) risultati del referendum costituzionale, che ha visto stravincere il No, ha deciso di chiedere formalmente a Doria lumi sul futuro. Nello specifico, se abbia o meno intenzione di ricandidarsi alle Comunali del 2017.

«Esaurita la fase referendaria, l’incertezza sul futuro politico della maggioranza in consiglio Comunale e del Sindaco Marco Doria rischia di creare un immobilismo, che non farebbe bene alla Città - ha fatto sapere la segretarie di partito in una nota firmata da Alessandro Terrile - E’ necessario, e non più rinviabile, che il sindaco condivida le proprie intenzioni con le forze politiche che lo sostengono in Consiglio Comunale. Consideriamo prioritario, che nei primi giorni della prossima settimana, al ritorno dalla sua missione in Cina, il sindaco convochi una riunione di maggioranza, nella quale si definiscano le decisioni amministrative da mettere in atto negli ultimi mesi di mandato, e si condivida una prospettiva politica verso le elezioni comunali».

Tutti i dati del referendum a Genova e in provincia

Il chiarimento sulle intenzioni di Doria si rende ancora più necessario alla luce dell’endorsement che lo stesso sindaco aveva espresso per il No nei giorni precedenti alla chiamata alle urne: una scelta condivisa pubblicamente su Facebook giovedì sera, che non è piaciuta al Pd, di fatto puntello della maggioranza a Tursi ed elemento imprescindibile per tenerla in piedi sino alla fine del mandato, fissata per aprile 2017.

E mentre il sindaco è arrivato oggi in Cina, dove resterà sino al 10 dicembre per una visita alla città di Guangzhou e la firma di un protocollo d’intesa, rimane al riparo dal polverone sollevato dalla vittoria del No al referendum, a Genova gli equilibri si smuovono, si stringono nuove alleanze e se ne distruggono altre, tutto in vista delle sempre più vicine consultazioni comunali. Di certo c’è che al momento, sulla ricandidatura - e soprattutto sul successo - di Doria, sembra non voler puntare nessuno.

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