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Diga, Sansa contro Bucci: "Non è venuto in commissione, ha paura di rispondere?"

In mattinata c'è stata una commissione regionale sul tema, il consigliere di opposizione: "L'ingegner Piero Silva ha lanciato un allarme impossibile da ignorare, ma il sindaco non era presente a fornire risposte"

Il consigliere regionale Ferruccio Sansa attacca il sindaco di Genova Marco Bucci e la sua giunta sulla questione della realizzazione della nuova diga foranea nel giorno in cui si è svolta in Regione una commissione sul tema. 

Diga foranea e gara deserta, che cosa succede ora

"Bucci scappa - scrive Sansa sui propri canali social - e l'assessore Campora che doveva sostituirlo non si è presentato, eppure si tratta della più grande opera pubblica della storia recente di Genova, noi pensiamo abbia paura di rispondere. L'ingegner Piero Silva - sostiene il consigliere regionale - è uno dei massimi esperti mondiali di dighe e ha lanciato un allarme impossibile da ignorare: il progetto attuale rischia di costare almeno il doppio delle previsioni, di essere pronto tra quindici anni invece di sei. Ma soprattutto: se la diga sarà costruita nel punto previsto, con un fondale profondo 50 metri e 15 metri di fango, rischia di collassare. Silva ha fornito progetti, pareri internazionali, dati".

"A questo punto era prevista la partecipazione del sindaco commissario Bucci - continua Sansa - ma non si è presentato, così come il suo sostituto. C'era il presidente del Porto, Signorini, che ha dato risposte, secondo noi, sconcertanti: i rischi geologici? 'Abbiamo fiducia che non ci siano, certo non possiamo escluderlo. Guardate cosa è successo per il tunnel sotto la Manica'. E i tempi di realizzazione? 'Siamo fiduciosi. Comunque l'Europa dà delle scadenze, ma è ragionevole'. Noi non ci sentiamo rassicurati. Intanto la diga di Bucci, Toti e Signorini sarà ultimata quando loro non saranno più in carica. Ma una cosa deve essere chiara: se sarà un disastro come e peggio del Mose, la responsabilità sarà soprattutto loro. Verrebbe da dire che è una vergogna che il sindaco-commissario Bucci non si presenti in Regione per dare risposte che è suo dovere fornire. Una vergogna perché le risposte non le deve solo ai consiglieri regionali, ma soprattutto ai cittadini".

"Noi - conclude Sansa - siamo favorevoli alla realizzazione della diga, ma con un progetto diverso che ha molti vantaggi, tempi di realizzazione ridotti a metà, costi dimezzati, impatto ambientale ridotto del 70% e soprattutto rischi di cedimento quasi inesistenti. Perché è vietato discutere questa alternativa?".

La Cgil: "Portato le nostre preoccupazioni, ma è opera fondamentale"

Sul progetto per la realizzazione della nuova diga foranea sono intervenuti anche i sindacati. Cgil Genova e Liguria, Filt e Fillea hanno partecipato alla commissione regionale: "Abbiamo portato le nostre preoccupazioni - hanno scritto in una nota - circa la difficile situazione nella quale si è venuta a trovare la realizzazione della nuova diga foranea del Porto di Genova e delle possibili conseguenze di tale situazione su sviluppo e occupazione. Essendo una delle principali opere marittime, forse la più importante costruita in Italia, la Cgil condivide la necessità di un momento di riflessione sulla sua realizzazione, sui costi, sui tempi e su tutto quanto occorre affinchè la sua realizzazione risponda al meglio alle necessità del Paese. Ma questo non deve pregiudicarne in alcun modo il suo compimento".

"L’opera - proseguono - consentirà al Porto di essere competitivo con gli scali del Nord Europa in termini di capacità di movimentazione di merci e persone, porterà nuova occupazione e occasioni di sviluppo per il territorio. La sua realizzazione darebbe anche piena efficacia alle altre grandi opere come il Terzo valico o il Nodo ferroviario di Genova, solo per citarne alcune. Vista la sua importanza quindi è fondamentale che si trovino tutti gli strumenti necessari alla sua realizzazione, compreso lo svincolo dalle scadenze temporali previste dal bando per il 2026 da conseguire anche attraverso la modifica e l’aumento delle fonti di finanziamento. La Cgil è pronta al confronto sulle questioni relative all’occupazione, a vigilare su quelle legate alla sicurezza durante la realizzazione dell’opera e la successiva gestione e sostiene ogni percorso sostenibile che agevoli la ripresa economica e la buona occupazione del territorio".

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