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Diga vietata ai pescatori, il Comune: "Un paio di mesi per tornare alla normalità"

Il tema in consiglio comunale, alle domande di Claudio Villa del Pd ha risposto l'assessore Francesco Maresca, per la prima volta Genova ha perso una tappa del campionato nazionale di pesca sportiva

È stata affrontata in consiglio comunale la questione relativa al divieto di accesso alla diga foranea per i pescatori, che dura ormai da due anni e aveva anche scatenato proteste con una manifestazione in piazza De Ferrari. 

Claudio Villa, consigliere del Partito Democratico, ha chiesto alla giunta quali sono le tempistiche per la risoluzione del problema. Per la prima volta, a causa del divieto, è stata anche trasferita ad altra sede una tappa del campionato nazionale di pesca sportiva.

"Già nei primi giorni di ottobre molti pescatori e anche la Fipsas che raggruppa gli appassionati e sportivi  avevano mostrato il proprio disappunto perché per la prima volta nella storia di Genova è stata persa una tappa del campionato di pesca sportiva a causa della presenza di aree interdette tra cui quella della diga, inizialmente chiusa per l'emergenza covid e poi mai più riaperta. La protesta era sfociata in una manifestazione alla quale avevano partecipato tanti appassionati che da tempo non possono utilizzzre quotidianamente quegli spazi per pescare. Il Comune aveva promesso di attivarsi presso l'Autorità Portuale, mi chiedo a che punto sia il dialogo sperando non si perdano in futuro altre occasioni importanti per la città nella speranza che si possa presto tornare a pescare sia in maniera dilettantistica che sportiva sulla diga".

Per la Giunta ha risposto l'assessore Francesco Maresca, che ha fatto il punto della situazione confidando in una risoluzione in un paio di mesi. "Questo è un problema nato in seguito alla pandemia e che sta andando avanti da due anni: l’impossibilità, anzi il divieto di Autorità di Sistema Portuale, di far andare i pescatori sulla diga al quale si è aggiunto il problema dei lavori di messa in sicurezza dal punto di vista strutturale. Queste sono le ragioni alla base del divieto".

"Per quanto riguarda i lavori - ha spiegato l'assessore - , i funzionari di Autorità di Sistema Portuale ci hanno rassicurato che sono stati  ultimati e, quindi, la diga è ora pronta per accogliere i pescatori visto che è stato superato anche il problema legato all’emergenza covid per quello che riguarda la possibilità di accedere alla struttura. È però ancora in corso il dibattito tra Autorità Portuale e Capitaneria per risolvere la questione dell’assunzione di responsabilità sulla incolumità circa la permanenza dei pescatori, dibattito al quale stiamo partecipando anche noi come Comune, nel rispetto delle competenze degli altri enti. Credo che la situazione si risolverà nell’arco di due mesi: abbiamo già perso i campionati nazionali e non vogliamo perdere altre occasioni del genere, stiamo quindi facendo pressioni perchè i pescatori possano tornare sulla diga foranea e contiamo di risolvere la situazione in queste tempistiche per far tornare i pescatori sulla diga, come è sempre stato in passato".

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