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Nuova diga, lista Sansa: "Inquinerà come una centrale a carbone e costerà ai cittadini come il Mose"

I consiglieri regionali Ferruccio Sansa e Selena Candia sostengono il progetto alternativo di diga del professor Piero Silva, che "prevede una diga realizzata su fondale più basso, che garantisce uguale possibilità di manovra alle navi, costi certi sotto il miliardo e tempi di realizzazione di tre anni, con un impatto ambientale ridotto dell'80%"

"Dietro alla spettacolarizzazione della cerimonia di posa della prima pietra della nuova diga di oggi, è giusto che i genovesi sappiano che in realtà si cela uno spreco colossale per una grande opera, che porterà anni di inquinamento ed extracosti esorbitanti, che ricadranno sui cittadini". Così i consiglieri regionali della Lista Sansa, Ferruccio Sansa e Selena Candia, sulla cerimonia odierna per l'avvio dei lavori della nuova diga di Genova.
 
"Oggi si inaugura un cantiere che non ha ancora un progetto esecutivo e che nei prossimi anni avrà un forte impatto a livello di inquinamento del mare e dell'aria - spiega Selena Candia -. Dai documenti ufficiali del progetto emerge che le emissioni di gas a effetto serra totali saranno pari a 401.572 tonnellate di CO2, l'equivalente dell'attività di un anno della ex centrale a carbone in porto. E in questi numeri non vengono contabilizzati l'esercizio e il traffico ulteriore".

"Secondo diversi esperti il costo previsto di circa un miliardo di euro rischia di lievitare fino a 3 o addirittura 4 miliardi, che è bene ricordare che sarebbero tutti sulle nostre spalle - sottolinea Ferruccio Sansa -. Sulla diga sono impegnati anche i fondi del Pnrr per i quali l'Europa chiede come termine ultimo per la realizzazione dell'opera il 2026. Neanche il più fervido ottimista può credere che un'opera del genere possa essere completata in così poco tempo. Mentre chi è realista sa che un ritardo significa dare indietro i soldi all'Europa".
 
I due consiglieri regionali, nel ricordare l'assurdità del festeggiare l'avvio di un'opera che non ha ancora un progetto esecutivo definitivo, puntualizzano anche come la loro contrarietà non sia all'opera in sé ma al progetto scelto.

"Noi siamo favorevoli a una nuova diga - chiariscono Sansa e Candia - e sosteniamo l'alternativa proposta dal professor Piero Silva, che è uno dei massimi esperti mondiali di strutture di questo tipo. Il suo progetto, che non è stato neanche considerato da Toti, Bucci e Signorini, prevede una diga realizzata su fondale più basso, che garantisce uguale possibilità di manovra alle navi, costi certi sotto il miliardo e tempi di realizzazione di tre anni, con un impatto ambientale ridotto dell'80%".

"Vista l'esistenza di questa alternativa - concludono Sansa e Candia - occorre chiedersi: a chi conviene il progetto scelto? Di sicuro non ai cittadini genovesi".

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