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Assi di forza, novità su corso Sardegna: "Più alberi e posteggi quasi invariati"

Commissione municipale con l'assessore comunale Matteo Campora e i tecnici, critiche dall'opposizione: "Coinvolti solo a tre mesi dall'inizio del progetto, questa non è partecipazione"

Commissione dedicata allo skymetro e ai 4 assi di forza presso la sede del Municipio Bassa Val Bisagno, in piazza Manzoni. Presenti, lunedì 27 febbraio 2023, l'assessore comunale Matteo Campora (trasporti, mobilità integrata e ambiente) e i tecnici, a disposizione dei consiglieri municipali di maggioranza e opposizione, e del pubblico, per rispondere alle domande e proseguire il lavoro avviato con le prime due commissioni svolte tra 1 e 3 febbraio 2023.

Skymetro, nuova commissione in Municipio. Il Comitato del no: "Così non è partecipazione"

Lo scorso 3 febbraio avevano partecipato un centinaio di persone, questa volta almeno una quarantina, ma il comitato Opposizione Skymetro - Val Bisagno sostenibile, che propone come alternativa il tram, aveva annunciato la presenza dei suoi esponenti solo a titolo personale, contestando il processo partecipativo promosso dalla pubblica amministrazione: "Secondo noi si tratta di falsa partecipazione - affermano - le commissioni partono dall'assunto del progetto in corso e in stato avanzato di progettazione. Ai cittadini si chiede, quindi, solo di plaudire e proporre piccole modifiche. A noi questo non interessa". 

Commissione Skymetro 27 febbraio 2023-2

Focus su corso Sardegna

L'ingegner Bitossi e l'assessore Campora hanno proseguito il dialogo avviato nei precedenti appuntamenti focalizzando l'attenzione sulla situazione di Corso Sardegna, nell'ambito del progetto dei quattro Assi di forza. Si è parlato poco, invece, di Skymetro e questo ha acceso gli animi nel finale della seduta, con l'appuntamento rinviato indicativamente alla metà di marzo quando dovrebbe partire 'Dialoghi in città', un percorso partecipativo sotto l'organizzazione dell'Università di Genova e dedicato al progetto di prolungamento della sopraelevata, al tunnel subportuale e alla funivia per forte Begato. Tra le principali critiche portate avanti dall'opposizione quelle relative a un dialogo sui progetti iniziato troppo tardi. 

Asse di forza Centro

Assi di forza, quando inizieranno i lavori 

Secondo quanto riferito in commissione i lavori per i quattro assi di forza inizieranno nel giro di tre/quattro mesi e probabilmente dai due estremi di Genova, levante e ponente. In questo periodo verrà affinato, anche attraverso il dialogo nei Municipi, il progetto definitivo che coinvolge gran parte della città e che prevede una tecnologia elettrica In Motion Charging sui tre Assi (Levante, Centro e Ponente) sfruttando la rete bifilare esistente e la tecnologia di ricariche elettriche opportunity/flash nell'asse Valbisagno, per un totale di 96 chilometri e 300 nuove fermate. Corsie riservate e preferenziamento semaforico dovrebbero garantire velocità di percorrenza elevate, rispetto delle frequenze e tempi minimi di arrivo a destinazione, per quello che riguarda la Valbisagno saranno realizzate anche le nuove rimesse Staglieno e Gavette, previsto infine l'acquisto di  145 nuovi bus elettrici. "Dovremo aprire molti cantieri  - ha sottolineato Campora - ma faremo attenzione alle diverse coincidenze, certamente non mancheranno i disagi, ma l'obiettivo finale è quello di trasformare Genova in una città più moderna ed efficiente sul fronte dei trasporti. Per quello che riguarda la Val Bisagno penso che non si partirà prima di un anno".

Progetto esecutivo e lavori

Del progetto esecutivo e dei lavori si occupa il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Icm, Leonardo e Colas rail Italia, nella seduta odierna della commissione sono stati affrontati alcuni nodi relativi a corso Sardegna, dove passerà l'asse che collegherà piazza Galileo Ferraris a Campi passando per il centro e per Sampierdarena, tra le critiche principali da parte di opposizione e cittadini quelle relative alla diminuzione dei parcheggi e al taglio degli alberi.

Alberi e posteggi, i numeri del Comune 

Questa volta i tecnici, l'architetto Agostino Macor e l'ingegnere Alberto Bitossi, hanno mostrato alcuni numeri. La riorganizzazione di corso Sardegna passa quindi da due corsie riservate ai mezzi pubblici al centro della strada con un boulevard alberato ai margini e un saldo positivo dichiarato di +70 alberi, da 55 a 125 oltre a una siepe divisoria delle carreggiate. Prevista poi una doppia corsia per il trasporto privato per ogni carreggiata. I due filari, uno per ciascuna aiuola, saranno costituiti da  Acer campestre ‘lienco’ oppure, in caso di difficoltà nel reperimento di questo specifico ibrido si  considereranno esemplari di Acer platanoide ‘columnare’ (così come previsto dal progetto esistente  per la riqualificazione di Corso Sardegna nel Tratto antistante l’ex mercato). Gli alberi saranno  piantumati a distanza di otto metri l’uno dall’altro.
 

Alberi corso sardegna

Per quello che riguarda i posteggi i tecnici del Comune hanno parlato di doppia fila di parcheggi in linea su tutto lo sviluppo per ogni carreggiata. "Attualmente abbiamo 525 posti auto, 60 dei quali soppressi bisettimanalmente per il mercato. Con il progetto revisionato passiamo a 505 posti auto". Alcuni consiglieri municipali hanno anche chiesto delucidazioni sull'eventualità di inserimento di una pista ciclabile, l'assessore Campora ha spiegato: "Come sempre si tratta di bilanciare le esigenze della sosta con quelle di chi vuole muoversi in bicicletta e stiamo ragionando su diverse ipotesi. Il tratto tra piazza Giusti e Santa Fede è più largo e si potrebbe inserire una bike lane, si potrebbe anche pensare a una circolazione promiscua sulle corsie gialle, ma in questo caso bisogna valutare con Amt e i sindacati eventuali situazioni di pericolo. Al vaglio anche la possibilità di far transitare sulle corsie riservate anche taxi e mezzi di soccorso. Io sarei favorevole, ma una decisione non è stata ancora presa".

Corso Sardegna disposizione

Le critiche dell'opposizione: "Coinvolti solo a tre mesi dalla partenza dei lavori"

Non sono mancati i toni accesi, soprattutto nella parte finale della commissione e nemmeno le critiche da parte dei consiglieri di opposizione che, come molti cittadini, contestano le tempistiche del confronto. Gabriele Ruocco della lista rossoverde ha rilanciato il progetto legato al tram e ha attaccato la giunta comunale: "Si parla di confronto e partecipazione democratica, ma di fatto ci troviamo a parlare di come modificare o migliorare un progetto mai visto prima a tre mesi dall'inizio dei lavori". Campora ha rivendicato le scelte portate avanti dall'amministrazione sottolineando come il progetto sia stato mandato a tutti i Municipi già nel 2020, oltre a essere stato pubblicato sul sito del comune. Il consigliere del Movimento 5 Stelle Alfonso Nalbone ha chiesto un'assemblea pubblica e sollevato dubbi sulla sicurezza in piazza Galileo Ferraris, frequentata da tanti bambini, secondo l'assessore il nuovo assetto garantirà maggiore sicurezza con la presenza di meno auto: "Sono aperto a qualsiasi confronto e assemblea per migliorare il progetto, ovviamente non possiamo tornare a parlare del tram, perché siamo in fase esecutiva". Fabrizio Ivaldi del Partito Democratico ha chiesto al Comune di mostrare dati ufficiali e studi sui benefit annunciati in commissione, coadiuvato dal collega di lista Giorgio Di Lisciandro che ha incalzato: "I progetti si condividono in altra maniera, a partire dalla fase preliminare. Finora abbiamo ricevuto dati molto parziali e carenti in molti dettagli". Enrico Sergio Davico di Genova Civica ha invece sollevato la questione legata alle piste ciclabili e ha posto domande anche sulle colonnine per le auto elettriche, che sembrano essere previste. Tra i dubbi sollevati durante la commissione sia dai consiglieri che dai cittadini presenti anche quelli sul taglio delle corse collinari, il destino del mercato di via Tortosa, la sicurezza dei nuovi mezzi elettrici e gli effettivi benefici per tutta la valle. Stefano Deraco di Vince Genova, consigliere di maggioranza, ha chiesto infine delucidazioni sulla possibilità di pensare a posteggi a lisca di pesce, ma è stato spiegato che la soluzione è stata scartata per motivi di spazio

Scintille tra opposizione e Campora 

Nel finale, come detto, il clima è diventato rovente perché comitati e cittadini presenti in aula hanno incalzato l'assessore sostenendo nuovamente la necessità di tornare indietro pensando al tram. Inoltre molti hanno criticato lo scarso spazio dedicato al tema dello Skymetro. Campora ha replicato, come già fatto in passato, che non si può più tornare indietro e che: "Il voto dei cittadini è la miglior forma di democrazia e ha premiato i nostro progetti per la città, compresi quelli di cui stiamo parlando". Le parole hanno scatenato la reazione dell'opposizione, che ha risposto per le rime tornando sul tema della mancata condivisione dei progetti.

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