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Doria aumenta Imu e Irpef, ma mantiene invariati i servizi ai cittadini

Presentato ieri, giovedì 7 giugno, il bilancio previsionale del Comune di Genova per il 2012. Aumenti per Imu e Irpef. Tagli anche da parte di Tursi. Gli assessori rinunciano al caffé e al taxi. La parola passa ora al consiglio comunale

Era il punto principale lasciato in sospeso dalla giunta guidata da Marta Vincenzi e Marco Doria ha iniziato da lì. Il bilancio previsionale del Comune di Genova stima una spesa per il 2012 di 886 milioni, di cui 780 di spesa rigida, 106 milioni per i servizi al cittadino.

Come coprire questa cifra? «In un momento di difficoltà come questo, alzare l'Imu è una scelta obbligata per far vivere il Comune di Genova - ha detto Doria -. Una scelta per garantire i servizi erogati dal Comune, in primis i servizi sociali, e per coprire la spesa pubblica necessaria nel 2012 al Comune».

Martedì 12 giugno 2012 il documento passa al primo esame del Consiglio Comunale. Se seguirà la fumata bianca, i contribuenti genovesi vedranno alzarsi l'aliquota per la prima casa dal 4 al 5 per mille e dal 7,6 al 10,6 la seconda. La normativa prevede una detrazione fissa per ogni casa di 200 euro, più 50 euro per ogni figlio residente minore di 26 anni, per un massimo di 8 figli. Il tetto massimo consentito per la detrazione è, quindi, di 600 euro.

Tutto invariato per il versamento della prima rata entro il 18 giugno: ognuno paga l'aliquota di base (ovvero, fatti i dovuti calcoli catastali) il 4 e il 7,6 per mille e in dicembre verserà il conguaglio secondo quanto stabilirà il Comune. Ma è presto per tirare le somme. Le cifre potrebbero cambiare da qui alla definitiva approvazione da parte del consiglio comunale.

Il gettito complessivo dell'Imu per il Comune grazie all'aumento di 1 punto sulla prima casa e di 3 punti sulla seconda e sugli altri fabbricati, dovrebbe portare risorse complessive per un centinaio di milioni di euro. Previsto inoltre un aumento dell'addizionale Irpef dallo 0.7 allo 0.8 per cento per circa 9 milioni di euro di entrate.

Analizzando le voci di bilancio, nel capitolo di spese 'rigide', ha spiegato il sindaco, rientrano fra le principali quelle per il personale («che sono a un livello non certo elevato») per 233,843 milioni; il Servizio prestiti per 128 (50,170 in quota interessi e 78,114 in quota capitale); 109 per il servizio Amiu, coperto dalla Tia, la tassa sui rifiuti; un centinaio di milioni (esattamente 111.668) per l'Amt, a cui va una quota di 67,9 milioni del contributo dalla Regione Liguria per il trasporto pubblico.

Fra le spese relative ai servizi (106 milioni di euro), 37,5 milioni sono destinati ai servizi sociali, 31,3 alla scuola (che insieme rappresentano i due terzi della somma messa a bilancio, ovvero quasi 70 milioni) e il resto è il plafond distribuito fra tutti gli altri assessorati, all'insegna del massimo risparmio.

Da parte sua il Comune cancellerà il servizio taxi per gli assessori che nel 2011 era costato circa 30 mila euro. «In assenza di auto blu - dice Doria - il Comune ha deciso di tagliare il servizio taxi per gli assessori, così come il caffé nelle riunioni di giunta. Voglio una politica di estremo rigore». Insomma, il Comune manterrà invariato il tenore dei servizi forniti ai cittadini, ma a farne le spese saranno le tasche degli stessi contribuenti.

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