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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Decoro e disagio sociale: la prossima settimana si riunisce la commissione welfare

Le azioni intraprese dal Comune di Genova in questi giorni per garantire il decoro della città riportano l’attenzione su tematiche da sempre controverse, in cui non è facile tracciare il confine tra l’illegalità e il disagio reale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

Le azioni intraprese dal Comune di Genova in questi giorni per garantire il decoro della città riportano l’attenzione su tematiche da sempre controverse, in cui non è facile tracciare il confine tra l’illegalità e il disagio reale. Le azioni di contrasto dei comportamenti molesti o incivili sono infatti doverose e traggono la loro legittimazione proprio dall’attenzione che va riservata alle realtà di effettiva solitudine sociale che coinvolgono sempre più persone anche senza fissa dimora.

Per questo è quindi necessario evitare sia le banalizzazioni che gli atteggiamenti ideologici: il decoro è una componente della legalità, la lotta al disagio sociale ne è il presupposto, sapendo che molto spesso chi vive condizioni di disagio non reca disturbo al suo prossimo e anzi, spesso, vive nel più acuto silenzio la propria situazione proprio per difendersi dalle sanzioni “sociali”. Per questo è importante distinguere tra gli interventi del Comune colti a tutelare la cultura civica e quelli volti a difendere il diritto alla dignità di ciascun individuo.

È alle istituzioni e alla politica che competono le scelte nell’uno e nell’altro ambito. Per questo la presidente della Commissione Welfare del Consiglio Comunale Cristina Lodi ha subito avviato iniziative concrete per coinvolgere Giunta e Consiglio in un percorso condiviso. «Tra le priorità del Partito Democratico c'è sicuramente la grande attenzione per la crescente povertà a Genova, in considerazione non solo degli abusivi che pernottano laddove non è permesso, ma anche e soprattutto delle molte persone senza dimora che necessitano di assistenza – sottolinea proprio Cristina Lodi –. Non si tratta semplicemente di un problema di decoro, ma di un'emergenza sociale resa ancor più grave dalla crisi. Per questa ragione ho ritenuto di convocare, già per la prossima settimana, una seduta della Commissione nella quale il tema verrà affrontato insieme all'assessore Dameri e a tutte le principali realtà coinvolte».

Una situazione delicata, dunque, che viene costantemente monitorata dalle associazioni insieme all'Amministrazione. «I dati che la Comunità di Sant'Egidio ci fornisce, a seguito di incontri già effettuati e finalizzati a comprendere lo stato del bisogno nella nostra città – prosegue la presidente della Commissione Welfare –, ci parlano di circa un migliaio di persone senza fissa dimora nella sola Genova, delle quali 310 ospitate nei diversi centri di accoglienza gestiti da associazioni quali Auxilium, San Marcellino, Massoero 2000 e altre; 250 persone che dormono in stazione sotto porticati e altri ripari e 150 in alloggi di fortuna come baracche e ruderi. Numeri che testimoniano di un disagio e di una fatica, anche fisica, sempre crescenti; e che invitano l'Amministrazione a lavorare con impegno su questi temi».

Un altro dato fornito dalla Comunità di Sant'Egidio è esemplificativo dell'impennata avuta dal problema della povertà nell'ultimo anno: se in tutto il 2011 erano stati erogati circa 38.700 pasti per una media giornaliera di 130, le refezioni somministrate nei primi mesi del 2012 sono state circa 250 al giorno, con una previsione di oltre 70mila pasti distribuiti entro la fine dell'anno. Praticamente il doppio.

«La prossima settimana – conclude Cristina Lodi – la Commissione si riunirà proprio per un confronto con tutte le associazioni coinvolte su questi e i nuovi dati che ci verranno presentati, in modo da valutare il nuovo bisogno che si è venuto a creare e organizzare nel modo più efficace l'attività amministrativa».

A proposito degli interventi sul decoro ritorna anche il capogruppo del Partito Democratico Simone Farello: «Non possiamo che sostenere ogni azione volta a tutelare, in ogni sua forma, la legalità nel nostro territorio. L’importante è che non ci si limiti a intervenire nel centro città: il decoro e la convivenza civile sono beni da tutelare in ogni quartiere, non solo vicino ai monumenti e ai percorsi turistici. Sappiamo che questa amministrazione ha messo tra le sue priorità proprio le situazioni più critiche in tema di legalità e che più che all’apparenza si sta puntando alla sostanza. Crediamo che il Consiglio Comunale saprà dare il suo contributo per sostenere la Giunta e quindi il dialogo nelle Commissioni sarà molto utile».

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