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Code in A10 e polemiche, la lista Sansa: "Occorre aumentare il numero di treni"

"Non si può considerare la linea ferroviaria solo come una soluzione di emergenza"

Chilometri e chilometri di coda in autostrada e centri abitati invasi dalle auto per bypassare la A10: non è ancora passato il primo giorno con il nuovo cantiere, e già è polemica per i numerosi disagi che stanno insorgendo ai danni dei cittadini e degli automobilisti. 

"Ancora un giorno da incubo sulle strade genovesi. La colpa non è solo di Autostrade, ma della Regione - attacca Selena Candia, consigliera regionale della Lista Sansa - che considera i treni come una soluzione di emergenza. Bisogna invece puntare sul trasporto ferroviario come mezzo di trasporto principale: questo modo di spostarsi sostenibile è capace di migliorare la qualità della vita ed è l’unico vero antidoto alle code".

La richiesta, appoggiata anche da diversi comitati e gruppi di pendolari e ambientalisti, è di incrementare le corse dei treni da levante a ponente con particolare attenzione ai collegamenti con il Basso Piemonte.

"La lista Sansa accoglie favorevolmente l’aumento delle corse dei treni intercity accordato dal Mims nel periodo estivo, ma ricorda che si tratta di una soluzione emergenziale, provvisoria e assolutamente insufficiente (come ribadito giorni fa anche dalla Cgil, ndr)". E per questo motivo durante l’assestamento di bilancio di inizio agosto i consiglieri Ferruccio Sansa, Selena Candia e Roberto Centi avevano chiesto alla Regione di rivedere il contratto di servizio con Trenitalia. "Il pessimo contratto attuale è causa del pessimo servizio offerto – rimarcano i tre consiglieri - perché produce vantaggi solo per Trenitalia e disagi per i passeggeri. Il contratto, con durata sino al 2032, prevede infatti negli anni aumenti di tariffe del 46%, senza aumentare i chilometri erogati".

I consiglieri hanno ribadito la necessità di un urgente un aumento dei chilometri erogati (almeno il 20% da qui al 2032); una riduzione dei costi per i passeggeri; più vagoni dei treni, per trasportare più persone (e perché no anche più biciclette); e un’integrazione tariffaria e modale obbligatoria con le aziende di TPL (ovvero un unico biglietto e magari un solo sito di prenotazione per tutta la Liguria).

"In un periodo di grandi difficoltà a spostarsi per i problemi legati alle Autostrade, stiamo pagando anni di disinteresse verso le ferrovie. Non c’è altro tempo da perdere: il trasporto pubblico su rotaia deve diventare la priorità" conclude Candia.

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