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Città metropolitana: nuove responsabilità per Marco Doria

Il primo traguardo sarà l’elezione della Conferenza statutaria, una piccola 'assemblea costituente' che dovrà elaborare la prima bozza di statuto e concludere i lavori entro il 30 settembre prossimo

Le tappe di costruzione della Città Metropolitana negli ultimi sette mesi del 2014, ma anche l’atteggiamento e lo spirito «per questa partita molto impegnativa, in cui credo molto e che vale la pena di affrontare sino in fondo» nel discorso di Marco Doria ai sindaci del territorio, che ha incontrato ieri in Provincia insieme al commissario Piero Fossati per avviare insieme il percorso istituzionale verso la Città Metropolitana che subentrerà alla Provincia dal 1 gennaio 2015.

L’intervento del sindaco di Genova che dall’inizio del prossimo anno guiderà anche il nuovo ente come sindaco metropolitano, è stato molto apprezzato dal sindaco di Chiavari Levaggi che ha detto «con le sue parole estremamente chiare e schiette Marco Doria ha fugato molti dubbi e ringrazio lui e il commissario Fossati per aver promosso questo incontro per sensibilizzare e iniziare subito a confrontarci. La Città metropolitana è un’opportunità che va colta, al di là delle differenze, con la forza, l’impegno e le sensibilità necessarie. La Provincia è stata un grande ente, al di là delle critiche, e oggi abbiamo bisogno di un nuovo soggetto politicamente forte sul territorio».

Marco Doria ha aperto il suo discorso sottolineando che «il rispetto dei tempi sarà rigoroso, c’è una legge dello Stato che li stabilisce e vogliamo far funzionare al meglio questo organismo che diventerà operativo dal 2015».

Il primo traguardo sarà l’elezione della Conferenza statutaria, una piccola 'assemblea costituente' che dovrà elaborare la prima bozza di statuto e concludere i lavori entro il 30 settembre prossimo, termine entro il quale dovrà poi essere eletto e insediarsi il Consiglio metropolitano. Entrambi questi due organi, presieduti dal sindaco metropolitano (come la conferenza metropolitana ossia l’assemblea di tutti i sindaci) saranno composti da 18 consiglieri, eletti dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica di tutto il territorio al loro interno con elezioni indette da Marco Doria e organizzate e gestite dalla Provincia.

Per l’elezione della Conferenza statutaria si aspetterà l’esito del voto amministrativo che sul territorio coinvolge 45 Comuni su 67. Se Rapallo, andrà al ballottaggio l’elezione della Conferenza statutaria sarà indetta dopo l’8 giugno, mentre i tempi si accorceranno in caso di vittoria di un candidato sindaco al primo turno.

La Conferenza statutaria non sarà però lasciata sola a elaborare lo statuto: «recupereremo – ha detto Marco Doria – anche tutti i lavori avviati dai gruppi tematici della precedente conferenza metropolitana, con molti amministratori locali e raccoglieremo anche le bozze di statuto che i tecnici stanno elaborando a livello nazionale, ricercando forme di coinvolgimento di tutti gli amministratori del territorio come osservatori, critici, propositori per arrivare poi al lavoro finale di sintesi».

La Città Metropolitana «non sarà mai e non deve essere un Comune capoluogo che diventa più grande, perché tutti i Comuni continueranno ad esistere e funzionare, e quelli che vorranno associarsi o unirsi sono liberi di farlo. La Città Metropolitana, invece, è un ente nuovo che raccoglie l’eredità della Provincia e può svolgere altre funzioni specifiche, da riempire di contenuti in base alla legge, come lo sviluppo strategico, la pianificazione generale, i sistemi coordinati di servizi pubblici, in rapporto allo Stato e alla Regione e al servizio dei Comuni e dei cittadini».

Gli amministratori della Città metropolitana dovranno portare nel nuovo ente «la sensibilità - ha detto Marco Doria - di essere amministratori dei Comuni, ma anche il salto di qualità della visione d’insieme che integri senza cancellarle tutte le specificità per la promozione del territorio».

Il futuro sindaco metropolitano (che ha detto «in questi mesi dovrò studiare parecchio e grazie a Piero Fossati e alla struttura della Provincia potrò fare corsi accelerati») vuole «anticipare per certi aspetti il funzionamento dei futuri organi, incontrando periodicamente i sindaci per informarli e sentire le loro opinioni» e prepara una serie di appuntamenti che nei prossimi mesi lo porteranno, zona per zona, su tutto il territorio per incontrare amministratori e cittadini.

E Marco Doria invita anche «a dare un contributo di sostanza e di stile» nelle elezioni per la Conferenza statutaria e per il Consiglio metropolitano, «quale che sia la lista, per costruire al meglio il nuovo ente e farlo partire bene».

Sarebbe la migliore risposta «di fronte a un sistema politico che mi sembra un po' impazzito, a un mondo di polemiche che degenerano continuamente, dimostrare, come è nelle tradizioni dei liguri, di saper stare al mondo e al proprio posto».

Per Piero Fossati «una posizione chiara, un messaggio di tranquillità e ben recepito. Se veramente ci sta a cuore la nostra comunità dobbiamo adoperarci tutti per trarre i migliori risultati nell’avvio di questo nuovo ente».

Le parole di Marco Doria sono state condivise anche da Gabriele Trossarello, sindaco di Moconesi («giusto non limitarsi ai semplici adempimenti, ma fare un passo in più per attuare nel modo più intelligente le norme)  da Valentina Ghio, sindaco di Sestri Levante («giustissimo fare sistema e cogliere questa occasione con procedure molto unitarie e definendo nel modo migliore le competenze anche tra Comuni, Regione e Città Metropolitana») e in molti altri interventi nel dibattito.

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