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Città metropolitana: la Provincia convoca la conferenza dei sindaci

Il commissario della Provincia Piero Fossati ha convocato per giovedì 13 settembre alle 15 nella sala del Consiglio a Palazzo Doria Spinola la prima seduta della Conferenza metropolitana, composta da tutti i sindaci dei Comuni del territorio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

Genova - Primo atto istituzionale verso la Città metropolitana, sancita dalla legge 135 (spending review) e che a Genova dal 1 gennaio 2014 succederà alla Provincia, nel segno del pieno coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali del territorio interessati al nuovo ente. Con questo spirito il commissario della Provincia Piero Fossati ha convocato per giovedì 13 settembre alle 15 nella sala del Consiglio a Palazzo Doria Spinola la prima seduta della Conferenza metropolitana, composta da tutti i sindaci dei Comuni del territorio e dallo stesso commissario Fossati, che avrà l’importante compito di elaborare e deliberare entro la fine di ottobre 2013 lo statuto della nuova Città Metropolitana.

“In virtù della coincidenza del territorio della Città metropolitana con quello dell’attuale Provincia, la cui soppressione è contestuale all’istituzione del nuovo ente metropolitano (che oltre  a  competenze  proprie conserverà  quelle  delle  province - all’esito del loro  riordino) – scrive Piero Fossati nell’invito rivolto a tutti i sindaci dei Comuni della Provincia - ho ritenuto di assumere l’iniziativa di convocare  la prima  riunione di  insediamento della Conferenza metropolitana, istituita con l’entrata in vigore delle norme sulla Città metropolitana introdotte dalla legge 135”.

Poiché il provvedimento è vigente dal 15 agosto scorso “si rendeva necessario procedere quanto prima - scrive il commissario - alla convocazione della Conferenza metropolitana, tenuto conto che si tratta del primo atto di un processo che deve necessariamente svilupparsi in un clima di costruttiva e responsabile condivisione” per elaborare e approvare lo statuto della Città metropolitana, ossia per “affrontare, in prima istanza, il difficile e delicato compito di scrivere le regole fondamentali che disciplinano l’organizzazione interna del nuovo ente, le modalità di funzionamento dei suoi organi, i rapporti fra i Comuni che ne fanno parte, l’organizzazione delle sue funzioni e le modalità di elezione di chi ne assumerà la guida: Sindaco e Consiglio metropolitano”.

All’incontro, al quale sono stati invitati i 67 sindaci, da Marco Doria per Genova a tutti quelli dei Comuni delle riviere, dal Ponente al Golfo Paradiso al Tigullio e delle vallate, parteciperà anche il presidente della Regione Claudio Burlando.

Lo statuto della Città Metropolitana (che dovrà definire anche le modalità di elezione del sindaco metropolitano fra tre opzioni : di diritto il sindaco del capoluogo, elezione di secondo livello da parte dei sindaci e dei consiglieri dei Comuni del territorio, a suffragio universale e diretto) dovrà essere approvato entro il 31 ottobre 2013 dalla Conferenza metropolitana con una maggioranza dei due terzi e comunque con il voto favorevole del sindaco di Genova e del commissario della Provincia.

La Città Metropolitana, che succederà “a titolo universale” dice la legge, alla Provincia, avrà competenza sulla pianificazione territoriale generale e delle reti infrastrutturali, viabilità e mobilità, promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale, strutturerà sistemi coordinati per la gestione dei servizi pubblici, organizzerà quelli di ambito metropolitano e assumerà inoltre le funzioni fondamentali previste dalle nuove norme per le Province (pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, tutela e valorizzazione dell’ambiente, costruzione e gestione delle strade provinciali, programmazione provinciale della rete scolastica e gestione dell’edilizia scolastica delle scuole superiori, pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazioni e controlli sul trasporto privato secondo la programmazione regionale).

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