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Una cauzione per le manifestazioni a rischio, il Comune ci pensa

L'assessore Garassino: «Considero inaccettabili i fatti di sabato scorso. Con il sindaco, abbiamo chiesto al prefetto un comitato per la sicurezza dove si analizzi la possibilità di applicare la cauzione»

La manifestazione di sabato scorso, 3 febbraio 2018, promossa da "Genova Antifascista" ha causato alcuni problemi e danneggiamenti a Genova. Secondo Lorella Fontana (consigliere comunale della Lega Nord) l'assenza di Anpi, Fiom, e Cgil, con i quali gli organizzatori hanno rotto i rapporti, ha precluso la garanzia di un cordone di sicurezza interno e questo ha portato ai disordini e ai danneggiamenti che conosciamo.

Una cauzione per manifestare

In consiglio comunale Lorella Fontana ha chiesto alla giunta chi dovrà pagare i danni causati dai manifestanti chiedendo anche se il Comune avesse chiesto una cauzione per manifestare, come già avviene in altre città?

L’assessore Stefano Garassino ha risposto: «Condivido il discorso della cauzione, che poi viene restituita in caso non si verifichino problemi. Considero inaccettabili i fatti di sabato scorso. Con il sindaco, abbiamo chiesto al prefetto un comitato per la sicurezza dove si analizzi la possibilità di applicare la cauzione per le manifestazioni a rischio».

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