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Cassoni diga a Pra', consiglio comunale infuocato: la mozione del centrosinistra non passa

Mentre la mozione, aggiornata prendendo spunto dagli ultimi sviluppi, non è stata approvata, è stato votato favorevolmente invece un ordine del giorno proposto dalla maggioranza, accusato dall'opposizione di essere troppo "timido"

Dopo una discussione infuocata che ha preso la maggior parte del pomeriggio, il consiglio comunale si è espresso sulla mozione portata in consiglio comunale dal Pd e Lista Rossoverde sui cassoni della diga da fabbricare a Pra': con il parere negativo della giunta il documento non è stato approvato (15 favorevoli e 22 contrari). 

Siccome la mozione - pronta da circa 4 mesi - è stata portata in aula con alcune modifiche scritte nelle 24 ore precedenti, dovute all'evolversi delle notizie, la maggioranza per voce del consigliere Paolo Gozzi (Vince Genova) ha proposto un ordine del giorno che sostanzialmente riprendeva il testo della mozione prima delle variazioni, ma con una posizione giudicata dall'opposizione ormai troppo sfumata e "timida". Questo documento, che impegna la giunta ad attivarsi per prevedere il cantiere nella porzione di area portuale più distante possibile dalle abitazioni, è stato approvato con due voti contrari.

Sulla mozione aggiornata - più netta nel dire "no" in assoluto ai cassoni - si è scatenato un lungo dibattito con tanto di applausi, grida, striscioni, consiglieri comunali ammoniti e cittadini infuriati invitati a uscire dall'aula dal presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba. Nonostante gli inviti dei consiglieri, il sindaco Marco Bucci non ha parlato. A esprimersi, per la giunta, l'assessore al Porto Maresca che ha sostanzialmente ripreso le parole del viceministro Rixi: "Sono usciti tanti spunti dalla discussione - ha detto Maresca - grazie al sindaco e all'amministrazione sono arrivati diversi milioni per il Parco delle Dune di Pra', l'allungamento della passeggiata di Pegli e altre opere per il ponente. La diga è opera fondamentale, stiamo facendo tutte le procedure previste, come ha detto il viceministro Rixi ci sono tre possibili siti in cui distribuire la costruzione dei cassoni, e le valutazioni del caso sono in corso d'opera a vantaggio dei cittadini". 

I consiglieri dell'opposizione, nei loro interventi, hanno elencato le servitù a cui è stato sottoposto il ponente nel tempo e i dati a livello sanitario, le manifestazioni di protesta che si sono alternate nei mesi scorsi, e hanno sottolineato che le opere di compensazione erano già dovute per operazioni precedenti, esprimendo il timore che la fabbrica dei cassoni a Pra' possa trasformarsi in un "via libera" all'espansione del porto. "Chiediamoci - ha detto il primo firmatario della mozione, Filippo Bruzzone - se la cittadinanza del ponente guadagnerà davvero da questa operazione. Il ponente è fatto di gente per bene che non merita di essere presa in giro. La costruzione dei cassoni prevede il prolungamento della piattaforma portuale di 60 metri: da 24 anni il consiglio comunale ha siglato un accordo con il territorio che sancisce in maniera chiara i limiti geografici della piattaforma. Venire meno significa stralciare un patto sociale tra rappresentanti e rappresentati. Sindaco, se lei vuole fare il manager nessuno la trattiene, ma si dimetta. Non vogliamo opere di compensazione, vogliamo vivere bene. È assurdo nel 2023 dire che chi è preoccupato per la salute allora è contrario al progresso".

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