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Polemiche a Camogli: "Il nuovo sindaco ha rimosso lo striscione per Giulio Regeni"

L'attacco del Partito Democratico: "Tra le sue prime priorità, la nuova amministrazione appena insediata ha deciso che lo striscione giallo, diffuso dalla campagna di Amnesty International per chiedere chiarezza sull’omicidio del giovane ricercatore torturato e ucciso, non sarà più esposto dal Comune"

A Camogli cambia il sindaco e dalla facciata del Comune sparisce lo striscione "Verità per Giulio Regeni", il ricercatore italiano sequestrato e ucciso al Cairo nel gennaio del 2016. Il Partito Democratico condanna la decisione e chiede spiegazioni. 

Si legge in una nota: "Il Partito Democratico di Genova, incredulo, condanna fermamente la rimozione dello striscione che chiedeva verità per Giulio Regeni dalla facciata del Comune di Camogli. Tra le sue prime priorità, la nuova amministrazione appena insediata ha deciso che lo striscione giallo, diffuso in Italia dalla campagna di Amnesty International per chiedere chiarezza sull’omicidio del giovane ricercatore torturato e ucciso in Egitto dal regime di al-Sisi, non sarà più esposto dal Comune. In una democrazia sana, l’attenzione ai diritti umani - e la richiesta di verità e giustizia quando questi non vengono rispettati - dovrebbe essere base comune a tutti gli schieramenti politici. Evidentemente, però, non lo è per la destra che oggi amministra Camogli.

"Ci auguriamo - conclude il Pd - che il sindaco Anelli possa tornare sui suoi passi e decidere di esporre nuovamente lo striscione simbolo di una campagna che deve vedere uniti tutti e tutte, indipendentemente dalla propria appartenenza politica. Rinnoviamo la nostra solidarietà alla famiglia Regeni per questa ennesima mancanza di rispetto e, ancora una volta, chiediamo verità e giustizia per Giulio".

All'attacco del sindaco anche l'Anpi con una nota del comitato provinciale: "'La verità la cercheremo con i fatti e non con gli striscioni'. Questa frase del neosindaco di Camogli Giovanni Anelli, eletto alla testa di una lista che si definisce civica, ma che sottolinea come lo striscione giallo rimosso dalla facciata fosse stato appeso per decisione della precedente giunta di centrosinistra, ci dimostra ben altro che enunciazioni generiche. Cioè che verità e giustizia, per la nuova destra - dichiarata o tale nei comportamenti e nei fatti - sarebbero un 'vezzo' dello schieramento progressista. E quindi ogni gesto solidale che abbia eco di altre amministrazioni, di altri modi di intendere il mondo, deve andare rimosso. Ci dispiace per i cittadini di Camogli, città di storia e tradizione antifascista, dispiace per la famiglia Regeni, a cui esprimiamo come Anpi provinciale di Genova la nostra vicinanza e sostegno, come sempre. E ci preoccupa che non si facciano passi avanti concreti, al di là delle dichiarazioni di maniera, nella ricerca delle responsabilità per la brutale uccisione di Giulio. L’Anpi provinciale e le sezioni territoriali vigileranno perché i valori costituzionali, anche nella libertà di espressione, vengano sempre tutelati, denunciandone ogni violazione".

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