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Politica Bolzaneto / Via Giacomo Bruzzo

Bolzaneto, arrivano contatori e bollette nel campo nomadi

Lo ha annunciato l'assessore Emanuela Fracassi in consiglio comunale: «Verranno installati a breve»

Dopo lo sgombero del campo nomadi abusivo di via Muratori a Cornigliano è tornata d'attualità anche in consiglio comunale la situazione genovese, affrontata dall'assessore Elena Fiorini nella seduta di martedì 14 marzo, e sono state annunciate novità per quello che riguarda il campo di Bolzaneto con l'installazione di contatori per la rilevazione dei consumi elettrici e il pagamento di bollette da parte della comunità.

Dal monitoraggio del 2012, ha spiegato l'assessore a legalità e diritti, emerge che esistono due campi regolari (rom in Valbisagno e sinti in Valpolcevera): «Questa Giunta ha pianificato il lavoro, sulla base delle norme vigenti, con la logica del superamento dei campi,  attraverso interventi nei Municipi che prevedessero progetti di riqualificazione del territorio, presa in carico da parte dei servizi sociali e controllo successivo agli interventi. Quindi non un’ottica di emergenza e di facciata, ma una sperimentazione per evitare sgomberi che, dopo una settimana, sono vanificati. Siamo intervenuti su molti campi tra il 2013 e il 2017».

La parola è poi passata all'assessore a politiche socio sanitarie e della casa Emanuela Fracassi che ha annunciato la prossima installazione di contatori nel campo di Bolzaneto per far pagare le utenze alla comunità Sinti: «Abbiamo incontrato la comunità a Bolzaneto per spingere le famiglie a regolarizzare i pagamenti delle utenze; la cosa al momento non è andata a buon fine, ma abbiamo comunque lavorato per munire la comunità di contatori individuali, che verranno installati a breve».

Per quello che riguarda il campo sgomberato in via dei Muratori, su richiesta della Prefettura, l'assessore Fracassi ha infine spiegato: «Abbiamo sgomberato il campo contattando precedentemente tutte le famiglie per informare che non c’erano soluzioni abitative, ma solo protezione dei minori e collaborazione per il rientro nei Paesi di origine. Lo sgombero si è svolto senza problemi; gli adulti sono stati ospitati in albergo per tre giorni, mentre le famiglie hanno potuto usufruirne per sette giorni. Con i nuclei familiari, abbiamo poi convenuto di continuare ad ospitare le famiglie con bambini che frequentano gli istituti scolastici».

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