«Basta "rumenta" a Boccadasse», attivisti di Forza Italia ripuliscono la spiaggia
Blitz degli azzurri genovesi che hanno raccolto mozziconi e cartacce in spiaggia, bottiglie e lattine sulla scogliera
«Basta "rumenta" a Boccadasse». Gli attivisti di Forza Italia, "armati" di guanti e sacchi per la spazzatura si sono dati appuntamento nel borgo di Boccadasse nell'ambito dell'iniziativa "Puliamo l'Italia" lanciata a livello nazionale dai giovani del partito, guidati da Marco Bestetti.
«Coi giovani azzurri ci siamo messi a ripulire la spiaggia da mozziconi e cartacce e la scogliera da bottiglie, lattine e molto altro» dichiara Mario Mascia, capogruppo di Forza Italia a Tursi e commissario cittadino del partito, che aggiunge: «Non pensavamo di trovarci davanti a così tanta robaccia».
Luca Marcato, coordinatore cittadino del movimento giovanile di Forza Italia, aggiunge: «È stata una bella iniziativa dei giovani azzurri genovesi, hanno aderito e dato una mano gli Studenti per la Libertà di Giovanni Battista Reggio, i Consiglieri municipali azzurri del Medio Levante Luca Rinaldi e Donatella Pallotta, il Capogruppo di Forza Italia in Comune e commissario cittadino Mario Mascia, il responsabile per i rapporti coi Municipi Paolo Aimé, Alice Dotta di Azzurro Donna e Francesca Renna dei Seniores».
«In occasione delle giornate mondiali dell'ambiente - aggiunge Marcato - il presidente Silvio Berlusconi ha chiesto ai suoi giovani azzurri un gesto concreto, per sensibilizzare le persone a prendersi maggiore cura del territorio, ripulendolo in particolare da mozziconi e microplastiche.In ogni capoluogo di regione d'Italia i giovani si sono messi in gioco col progetto 'Puliamo l'Italia'. È un bel modo di mettere in pratica quella voglia di contribuire al bene comune che hanno tanti giovani, partendo dalle piccole cose».
«Anche a Genova - conclude Mario Mascia - abbiamo constatato che la spazzatura raccolta a Boccadasse è frutto non di un disservizio dell'amministrazione comunale o municipale ma piuttosto dello scarso senso civico e anche della maleducazione di chi si crede libero di gettare i propri scarti dove gli pare e piace, deturpando l'ambiente e mettendo in pericolo la salute e l'incolumità fisica di persone e animali».
