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Regione, niente Irap per nuove imprese giovanili

"Con questa manovra daremo nuovo impulso agli investimenti pubblici, sosterremo famiglie e imprese con misure di alleggerimento fiscale, favoriremo l'occupazione e metteremo nuove risorse per la gestione e l'organizzazione del servizio sanitario regionale e delle politiche sociali a esso collegate", spiega Giovanni Toti

Dopo il passaggio in commissione, è stata presentata lunedì 19 dicembre in Consiglio regionale dal presidente della Regione, Giovanni Toti, la manovra di bilancio 2023-2025, che aggiorna le previsioni già approvate a luglio, tenendo conto della nota di aggiornamento al Def. La nuova manovra delinea gli obiettivi delle politiche regionali in armonia con il programma di legislatura e detta le linee guida e gli indirizzi a società partecipate regionali, enti strumentali e agenzie regionali.

Sono tre le priorità individuate dalla manovra: sostegno all'economia e alle famiglie liguri attraverso il proseguimento della politica di rilancio degli investimenti pubblici; riduzione della pressione fiscale per i contribuenti; esenzione dell'Irap per le imprese giovanili. Per quanto riguarda l'anno finanziario 2023, le risorse effettive iscritte nel bilancio di previsione ammontano a 6 miliardi e 289 milioni di euro.

Con questo bilancio la Giunta regionale intende anche dare avvio al nuovo Programma di sviluppo rurale, proseguire la Programmazione dei fondi Fse e Por Fesr 2021-2027, continuare nell'attuazione del Pnrr, che per il triennio 2023-2025 vale 223 milioni di euro (di cui 90 milioni nel 2023, 78,7 milioni nel 2024 e 55,3 milioni nel 2025) e andare avanti sul sentiero dell'alleggerimento fiscale. Va tenuto presente infatti che oltre alla manovra Irpef per famiglie e contribuenti è stata prevista una misura agevolativa Irap per le nuove imprese giovanili (fino a 35 anni), che nasceranno nel 2023.

Per gli anni 2023-2025 sono stati stanziati 55 milioni di euro per il Fondo Strategico Regionale con il ricorso al debito per finanziare gli investimenti pubblici e, in particolare, effettuare interventi nel campo della difesa del suolo, dell'edilizia scolastica, della cultura, dello sport e della protezione dell'ambiente per venire incontro alle molteplici esigenze del territorio.

Principali voci di spesa manovra di bilancio 2023-2025

Irap, 1,6 milioni di euro di esenzione per le nuove imprese giovanili; Irpef, 5 milioni di euro per la riduzione della pressione fiscale a favore dei contribuenti liguri; Salute, 4 miliardi e 130 milioni di euro; Diritto allo studio, 57,6 milioni di euro per borse di studio e sostegno alle famiglie e alle fasce deboli; Protezione Civile, 14,7 milioni di euro compreso il sistema meteo-idrologico; Tutela del territorio, 53,8 milioni di euro per la difesa del suolo e il servizio idrico; Cultura, 22,9 milioni di euro; Trasporti, 268 milioni di euro compreso il contratto di servizio con Trenitalia; Urbanistica, Edilizia abitativa ed Assetto del territorio, 52,3 milioni di euro; Servizi socio-sanitari e gravi disabilità, 144 milioni di euro; Ambiente, 32,7 milioni di euro; Lavoro e formazione professionale, 184 milioni di euro; co-finanziamento fondi europei (FESR, FSE, PSR), 77 milioni di euro; Politiche per il turismo, 6,6 milioni di euro; Sviluppo economico e competitività, oltre 256 milioni; Diversificazione fonti energetiche, 69 milioni di euro; Sport, impiantistica sportiva e tempo libero, 1,6 milioni di euro; Cooperazione e relazioni internazionali, 32 milioni.

Riguardo ai fondi del Pnrr, si registra un impegno di spesa di 223 milioni di euro nel triennio 2023-2025 di cui 65 milioni per il progetto bandiera dell'ospedale degli Erzelli (a ciò si aggiungono i 180 milioni di euro già impegnati per il 2022, per le Case della Salute e per l'ospedale Felettino). Sempre sul Pnrr, per l'anno 2023, sono previsti 3,5 milioni di euro in digitalizzazione, 6 milioni nel rinnovo delle flotte dei trasporti, 15 milioni per la protezione dell'architettura rurale, 21 milioni per la garanzia dell'occupabilità dei lavoratori, 6 milioni per la riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica, 10,8 milioni per il social housing, circa 10 milioni per interventi in ambito sanitario (fascicolo sanitario e potenziamento della ricerca biomedica).

Il commento di Toti

"La nostra regione, come tutte le altre, è inserita in un quadro economico globale incerto e complesso - spiega il presidente di Regione Liguria e assessore al Bilancio Giovanni Toti -. Una situazione difficile a livello internazionale, non priva però per la Liguria di elementi anche molto positivi, come dimostrano gli ottimi risultati fatti registrare quest'anno dalla nostra regione in termini di crescita dell'occupazione, aumento dei flussi turistici ed espansione massiccia del settore edilizio e immobiliare".

"Senza dimenticare - conclude Toti - gli importantissimi passi in avanti registrati sul fronte delle grandi opere, come Diga di Genova, Terzo Valico e Gronda, fondamentali per far uscire la Liguria dall'isolamento, stimolando al contempo una crescita sostenibile del territorio. Con questa manovra daremo nuovo impulso agli investimenti pubblici, sosterremo famiglie e imprese con misure di alleggerimento fiscale, favoriremo l'occupazione e metteremo nuove risorse per la gestione e l'organizzazione del servizio sanitario regionale e delle politiche sociali a esso collegate, sfruttando al meglio le risorse contenute nel Pnrr".

Garibaldi (Pd): "Zero investimenti per l'abbattimento delle liste d'attesa e 4 milioni in comunicazione"

"Di fronte a liste d'attesa che non riescono a essere smaltite a causa del totale fallimento del Piano Restart, con un piano socio sanitario non ancora rinnovato, Toti presenta il bilancio senza affrontare il tema della Sanità e non destina un euro in più al sistema sanitario ligure, che invece avrebbe avuto bisogno di grandi risorse aggiuntive, mentre prevede 4 milioni al capitolo comunicazione", osserva il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno e relatore di minoranza Luca Garibaldi.

"Nonostante la situazione drammatica della sanità ligure - prosegue Garibaldi -, non c'è una misura netta, né sul personale, né sui pronto soccorso, né sul recupero delle liste d'attesa, né sul supporto al personale sanitario, né sul rafforzamento della medicina territoriale (guardia medica e medici di base), soprattutto nelle aree interne. Risorse in più per nuovi progetti: zero. Nessuna volontà politica di invertire la rotta".

"Questa - prosegue Garibaldi - è solo una delle tante contraddizioni che costellano questa manovra. Nella regione più anziana d'Italia (dove l'età media della popolazione è di 49,9 anni; i Neet sono 32mila (più del numero degli iscritti all'Università di Genova), e l'abbandono scolastico ha percentuali sempre più crescenti) non ci sono misure a sostegno dei giovani per formazione e lavoro. Si pensa invece solo a tagliare, adeguandosi a un trend nazionale, che invece di puntare sull'istruzione pensa ad accorpare istituti e chiudere plessi scolastici. Mentre in una Regione come la nostra, dove ogni due anni si perdono 30mila giovani, servono azioni straordinarie per assicurare loro un futuro dignitoso e un progetto di vita, invece pensare di agevolare i giovani prevedendo la cancellazione dell'Irap ad aziende under 35 è una goccia nel mare rispetto alle reali necessità".

"Siamo di fronte a una manovrina, anche in termini di aiuto alle famiglie e sostegno alla povertà - aggiunge Garibaldi - non basta tagliare l'Irpef ai redditi più bassi, per rispondere alle difficoltà economiche che investiranno una fascia sempre più ampia della popolazione a causa dell'inflazione, che in Italia supera l'11% e colpisce in maniera devastante i consumi delle famiglie, e del caro energia, un'emergenza che sta colpendo in maniera diffusa tutto il tessuto ligure".

"Altre Regioni - prosegue Garibaldi - hanno deciso di definire fondi specifici per calmierare gli impatti più acuti, sia sulle famiglie a basso reddito che su imprese e associazioni. Nel Lazio sono stati stanziati 35 milioni (parametrati alla Liguria, si tratta di 9 milioni di euro) una cifra sostenibile per riattivare crescita e consumi. Eppure, anche in questo caso, non un euro in più a questa voce, né per le famiglie, né per le associazioni, né per le Rsa, né per le piscine e gli impianti sportivi. Così come, non si accelera pienamente sulla sostenibilità: 100mila euro per le comunità energetiche, quando nelle altre regioni stanziano 15 milioni di euro, è indicativo della scarsa volontà di scommettere sulle rinnovabili. Una scarsa volontà dimostrata anche  dal mancato rinnovo del Piano energetico regionale scaduto da anni".

"Uno dei tanti Piani in ritardo - aggiunge il capogruppo Pd -, visto che si sta ancora aspettando il rinnovo del Piano sociale, mentre la povertà invece cresce. Quella alimentare ad esempio è cresciuta del 30% e più del 35% dei lavoratori vive di un 'lavoro povero'; sono aumentati a dismisura le morosità incolpevoli, senza che venissero accompagnate da aumenti adeguati negli stanziamenti regionali, così come le associazioni antiusura segnalano situazioni sempre più complesse da gestire, ed è in aumento il fenomeno del gioco d'azzardo patologico. Quali reti, quali servizi, quali iniziative di contrasto alla povertà sono state introdotte per ridurre gli impatti della recessione? Anche in questo caso, la risposta è nessuna nuova iniziativa".

"La Liguria della Giunta Toti - conclude il capogruppo Pd - è una Regione ferma, che non guarda al futuro, ma si ferma ad amministrare l'ordinario. Se i grandi statisti guardano alle prossime generazioni, e non alle prossime elezioni, si deve purtroppo rilevare come le iniziative pensate in questi otto anni dalla Giunta Toti non siano state redatte da statisti, visto il corto respiro delle iniziative messe in campo".

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