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Bilancio 2017, l'ultimatum del prefetto: «Il consiglio approvi o rischio commissariamento»

In una lettera inviata al Comune, la prefettura ha intimato l'approvazione dei conti previsionali pena la chiamata di un commissario che li faccia quadrare

Il consiglio Comunale approvi al più presto il bilancio previsionale, o si rischia il commissariamento: questo l’ultimatum lanciato dal prefetto di Genova, Fiamma Spena, in una lettera inviata a Tursi e richiamata nel pomeriggio di martedì dal sindaco Marco Doria in Sala Rossa, proprio nel corso di un consiglio caratterizzato ancora una volta dall’instabilità.

Termine ultimo fissato dal prefetto, il 9 maggio, ultimo giorno utile per approvare una delibera che avrebbe già dovuto essere votata il 31 marzo, ma che era slittata anche a causa della bagarre sulla fusione Amiu-Iren e del paventato aumento della Tari. Il bilancio dovrebbe dunque dunque andare al voto nel primo consiglio di maggio, allungato a due giornate (il 2 e il 3) dopo la conferenza dei capigruppo proprio per ottenere l’approvazione. 

L’ultimatum del prefetto non è stato però l’unico elemento a scatenare il caos in Sala Rossa, perché dopo l’approvazione (sul filo di lana) del rendiconto di bilancio del 2016, complice anche l’astensione dell’opposizione (16 sì, 3 no e 16 astenuti), Doria ha chiesto il rinvio della delibera sul piano triennale dei lavori pubblici, proprio perché strettamente legato al bilancio previsionale: «L’amministrazione sta valutando gli scenari per la tenuta dei conti, ha spiegato il sindaco». Ancora non si sa quanti e quali fondi ripartire, soprattutto a seguito della bocciatura della fusione Amiu-Iren e dell’impatto che il fallimento della partecipata, ventilato più volte dal sindaco, avrebbe sui conti del Comune.

Di fatto c’è che la giunta Doria procede verso la fine del mandato sempre più affaticata, con numeri che stentano a quadrare. Nel corso del consiglio, durato poco meno di due ore, oltre alla delibera sul piano triennale dei lavori pubblici sono state ritirare anche altre due delibere, quella sul regolamento di gestione e sul progetto di utilizzo del Demanio marittimo. A spiegarlo l’assessore all’Ambiente, Italo Porcile, che ha chiamato in causa motivi “tecnici.

Le decisioni, quanto meno quelle più importanti, vengono dunque tutte rimandate al 2 maggio, con un’incognita: la giunta deciderà di rischiare, e di riportare in consiglio la delibera sull’aggregazione Amiu-Iren?

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