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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Provincia Genova: bilancio 2011, ultimo no dell'opposizione

Il rendiconto della gestione finanziaria della Provincia ha incassato la bocciatura da parte dei 9 consiglieri di minoranza presenti in aula al momento del voto, passando solo grazie a 21 sì dei consiglieri di magioranza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

 

Genova - Nemmeno l’atto conclusivo del mandato quinquennale di questo consiglio provinciale, l’approvazione del bilancio consuntivo 2011, è passato indenne dalle divisioni politiche fra maggioranza e opposizione, nonostante la Provincia sia arrivata agli ultimi giorni della sua vita nella forma in cui è esistita per 150 anni: il rendiconto della gestione finanziaria della Provincia, illustrato dall’assessore Monica Puttini, ha incassato oggi la bocciatura da parte dei 9 consiglieri di minoranza presenti in aula al momento del voto, passando solo grazie a 21 sì dei consiglieri di maggioranza. E questo nonostante l’accorato appello fatto prima del voto dal presidente Repetto, che ha caldeggiato un’approvazione unanime da parte del consiglio, in virtù della natura tecnica del documento e della sua qualità ‘virtuosa’, frutto di una messa a punto rigorosa da parte dell’assessore e degli uffici finanziari della Provincia, guidati dalla dirigente Giulia Oliveri.
 
Ma un’omonima della Oliveri, la capogruppo del Gruppo Misto Renata, si è incaricata di spiegare al consiglio il perché del voto negativo, concordato da tutte le componenti dell’opposizione (Pdl, Gruppo Misto, Lista Biasotti e Forza Italia): “Apprezziamo il documento dal punto di vista tecnico, ma è il risultato di scelte politiche su cui n passato la minoranza ha espresso divergenze in questo stesso consiglio”.
 
L’aspetto che balza più agli occhi nel leggere il bilancio sono le minori entrate (e uscite, perché c’è l’obbligo di legge di pareggio assoluto) per ben 35,8 milioni di euro rispetto al preventivo, che era di 206 milioni. Il rendiconto si ferma infatti a 170,2 milioni. Spiega la dirigente Oliveri: “Purtroppo gran parte delle entrate, ovvero 84 milioni nella previsione, che poi sono diventati 60 nella realtà, sono trasferimenti della Regione, che sono a dicembre, ovvero negli ultimi giorni dell’esercizio, determina la cifra reale che ci trasferisce. Questo significa che la Provincia è costretta a fare un bilancio preventivo che dopo quasi un anno deve correggere anche in modo consistente”. Oltre ai 24 milioni in meno di trasferimenti regionali, ci sono minori entrate per 9 milioni anche dalla riscossione dei crediti: 6 milioni anziché 15. “Ma questa è una voce che viene compensata da altre”, rassicura al Oliveri. Come accennato, le minori entrate si traducono in modo speculare in minori uscite, come da obbligo di legge. E a farne le spese sono molti programmi che la Provincia aveva sviluppato negli anni scorsi, specialmente nel settore della formazione professionale: meno corsi, meno voucher, meno servizi per chi cerca lavoro.
 
Per il 2012, è previsto invece un forte riequilibrio nel settore delle cosiddette entrate ‘proprie’, ovvero quelle voci che non riguardano trasferimenti da altri enti (Regione, Stato, Unione Europea), ma che riguardano entrate dirette, soprattutto da tributi: le ultime manovre finanziarie del Governo, infatti, hanno azzerato l’addizionale energia elettrica, che nel bilancio 2011 valeva 11,6 milioni di euro, e ridotto al 38% la compartecipazione all’Irpef (che l’anno scorso valeva 6,8 milioni, e quindi quest’anno calerà a 2,6 circa). A compensazione, la Provincia utilizzerà l’aumento dal 12,5% al 16%, consentita dalla legge a deliberata lo scorso agosto, della propria quota di imposta sulla RC Auto, che dovrebbe generare circa 7 milioni di maggiori introiti.

 

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