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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Gioco d'azzardo, presidio di protesta sotto la Regione

I manifestanti puntano il dito contro la proroga della legge sulla disciplina delle case da gioco in scadenza al 30 aprile 2018 (già prorogata in precedenza), discussa in mattinata in consiglio

Presidio di protesta contro il gioco d’azzardo in mattinata davanti alla sede della Regione Liguria, in via Fieschi, in occasione del consiglio Regionale.

I manifestanti, che fanno parte di diverse associazioni che combattono la ludopatia, puntano il dito contro la proroga della legge sulla disciplina delle case da gioco in scadenza al 30 aprile 2018 (già prorogata in precedenza), discussa in mattinata in consiglio. 

«Da tempo sia a livello nazionale sia locale si chiede una regolamentazione ampia e incisiva che cerchi di arginare il fenomeno del gioco d'azzardo - fanno sapere i portavoce del Coordinamento Mettiamoci in Gioco - Il sindacato insieme alle altre associazioni ha avanzato molte proposte, tra cui: divieto assoluto della pubblicità; riduzione di un terzo dell’offerta complessiva del gioco; aumento delle risorse destinate al sistema dei servizi per garantire cura e assistenza gratuite alle persone affette da disturbo da gioco d’azzardo».

Stando a quando denunciato dalle associazioni (al presidio prendono parte anche esponenti del Pd e di Lista Crivello) la Regione non sarebbe intenzionata a regolamentare il gioco d’azzardo, portando in consiglio un testo che non presenta differenze sostanziali rispetto al passato: «Il documento mantiene sostanzialmente lo status quo di un mercato poco regolato e a rischio di forte illegalità - concludono associazioni e sindacati - anche dal punto di vista occupazionale ed economico».

La discussione sul tema si era accesa la scorsa settimana, quando il documento era stato varato in giunta e accusato di essere una sorta di “sanatoria” sulle concessioni esistenti per le sale slot e da gioco, mascherata da modifica. La Regione aveva replicato che «in quel documento è prevista una “stretta” sul numero di apparecchi esistenti, che sarà ridotto a livello nazionale del 35% entro il 30 aprile: in Liguria si passerà da 10.702 apparecchi a 7090, con la garanzia di rigorosi controlli che saranno effettuati dall’agenzia delle Dogane, pronta a intervenire in caso di inottemperanza. L’intesa nazionale prevede, inoltre, un dimezzamento dei punti gioco in 3 anni».

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