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Volantini antifascisti dalla Foce a Pra’: manifestazione a Corvetto il 23 maggio

Nei giorni scorsi sono comparsi volantini anche sulla serranda dell’ormai ’ex sede di Casapound, in via Montevideo

Decine di volantini disseminati per la città, da levante a ponente, sono comparsi nei giorni scorsi anticipando il presidio organizzato da Genova Antifascista per domenica 23 maggio.

L’appuntamento è in piazza Corvetto, che due anni fa è stata teatro degli scontri di piazza in cui era stato ferito anche il giornalista Stefano Origone, durante una carica della polizia contro i manifestanti.

«Nel maggio del 2019, a chiusura della campagna elettorale delle elezioni europee, i fascisti nostrani uscirono dalle loro sedi per mostrarsi alla città. La commemorazione della morte di Ugo Venturini con gli esponenti romani di Casapound con conseguenti scontri fu solo il preludio a quanto sarebbe successo tre settimane dopo in Piazza Corvetto - spiegano da Genova Antifascista - A nulla servirono i tentativi di mediazione, le lettere aperte al sindaco e i colloqui in prefettura di varie associazioni, il comizio elettorale di Casapound si doveva fare perché legalmente nulla poteva impedirlo. Fu la goccia che in città fece traboccare il vaso: il 23 maggio in piazza Corvetto, c'era la Genova Antifascista, non solo militanti ma cittadini comuni; uomini, donne, anziani, giovani, bambini, italiani, stranieri, c'erano i disabili, l'associazionismo».

«Quella piazza ha dato prova di determinazione e coraggio - proseguono - attaccata più volte dai 300 agenti in tenuta antisommossa e sotto una fitta pioggia di lacrimogeni lanciati ad altezza d'uomo è riuscita sempre a ricomporsi, certa di essere dalla parte giusta della barricata. La reazione dello Stato a quella piazza è stata altrettanto dura: due arresti e 56 denunce. Una punizione esemplare che suona da monito per tutta la città e non solo».

«Di fronte all'onda nera della repressione di Stato possiamo e dobbiamo mettere in campo la nostra arma più potente: la solidarietà nella lotta - concludono da Genova Antifascista - Per questo motivo chiamiamo a raccolta tutti coloro i quali sono colpiti dalla repressione di stato, tutti coloro i quali agiscono sui propri territori le proprie battaglie consapevoli che spesso legalità e giustizia sono in conflitto fra loro».

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