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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Genova Parcheggi: dirigenti guadagnano più di Merkel e Renzi, per Tursi va bene così

Il consiglio comunale ha respinto la mozione del Movimento Cinque Stelle per la fusione di Amt e Genova Parcheggi. Fra gli obiettivi dei grillini «tagliare i costi dei tre dirigenti di Genova Parcheggi Spa, che guadagnano in media 213mila euro l'anno»

Ieri in consiglio comunale, dopo l'appello del presidente Giorgio Guerello, che ha registrato la presenza di 38 consiglieri e la conseguente validità della seduta, si è passato alla votazione di una delibera di Consiglio.

All'esame dell'aula la proposta di deliberazione dei consiglieri Boccaccio, Burlando, De Pietro, Muscarà e Putti, ai sensi dell'articolo 51 del regolamento del Consiglio comunale, sulla fusione per incorporazione della società Genova Parcheggi Spa nella società Amt, Azienda Mobilità e Trasporti Spa.

La mozione è stata respinta con 10 voti favorevoli (Mario Baroni del Gruppo Misto, Andrea Boccaccio, Emanuela Burlando, Stefano De Pietro, Mauro Muscarà e Paolo Putti del M5S, Enrico Musso, Vittoria Musso, Pietro Salemi della Lista Musso, Gian Piero Pastorino di Sel), 21 contrari (Stefano Anzalone, Francesco De Benedictis e Gianpaolo Malatesta del Gruppo Misto, Leonardo Chessa di Sel, Barbara Comparini, Marco Doria, Antonio Gibelli, Clizia Nicolella, Lucio Padovani, Marianna Pederzolli ed Enrico Pignone della Lista Doria, Simone Farello, Giorgio Guerello, Cristina Lodi, Alberto Pandolfo, Monica Russo, Giovanni Vassallo, Paolo Veardo e Claudio Villa del Pd, Alfonso Gioia e Pietro Paolo Repetto dell'Udc) e 9 astenuti (Stefano Balleari, Matteo Campora, Guido Grillo e Lilli Lauro del Pdl, Antonio Bruno della Fds, Salvatore Caratozzolo, Paolo Gozzi e Salvatore Mazzei, del Gruppo Misto, Alessio Piana della Lega Nord).

Gli obiettivi della mozione targata Cinque Stelle erano «tagliare i costi dei tre dirigenti di Genova Parcheggi Spa che guadagnano in media 213mila euro lordi all'anno, più dei 210mila guadagnati dalla cancelliera Angela Merkel e dei 112 mila del premier Matteo Renzi, recuperare efficienza e sviluppare sinergie di integrazione tra le due aziende».

«Dei 12 milioni di euro incassati ogni anno da Genova Parcheggi il Comune ne riceve solo 2 milioni - avevano spiegato i grillini -; l'azienda trattiene quasi l'80% del canone e paga l'amministrazione pubblica in ritardo, ad oggi la civica amministrazione vanta un credito di 1,8 milioni. La città con la sosta a pagamento più cara d'Italia non può avere il canone più basso del Paese».

Il sostegno della Lista Musso e di Gian Piero Pastorino di Sel non è bastato per approvare il documento. Decisiva l'astensione di alcuni consiglieri di opposizione, che hanno finito per favorire la maggioranza.

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