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Amiu: lavoratori in sciopero il 24 novembre

Le organizzazioni sindacali hanno proclamato uno sciopero, per l'intera giornata, lunedì 24 novembre per sollecitare una risposta definitiva sui finanziamenti necessari e sulla scelta del ruolo operativo di Amiu

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

La gestione dei rifiuti della città di Genova è al collasso. AMIU a fine 2015 rischia il fallimento. La chiusura della discarica di Scarpino, dovuta a responsabilità amministrative del Comune di Genova e della Regione Liguria e gestionali aziendali costringono e costringeranno AMIU nei prossimi mesi a trasportare i rifiuti cittadini fuori regione.

Le 00.SS. e la RSU Aziendale desiderano segnalare che i mancati introiti della discarica ed i maggiori costi dovuti all'emergenza percolato ed al trasporto dei rifiuti fuori regione, in assenza di decisioni di Comune e Regione ricadranno sui cittadini con l'aumento della tassa sui rifiuti. Poiché le 00.SS. e la RSU Aziendale non ritengono debbano essere i lavoratori di AMIU o i cittadini genovesi a pagare per tali responsabilità, hanno proclamato uno sciopero, per l'intera giornata, lunedì 24 novembre per sollecitare una risposta definitiva sui finanziamenti necessari e sulla scelta del ruolo operativo di AMIU che può essere garantito solo con: mantenimento della proprietà pubblica e la realizzazione degli impianti necessari a far si che il ciclo integrato dei rifiuti rimanga sotto il controllo di AMIU.

Le 00.SS. e la RSU Aziendale rinnovano, con forza, la richiesta di un tavolo di crisi che coinvolga non solo Comune di Genova e Regione Liguria, ma anche i Ministeri competenti con lo scopo di risolvere in maniera strutturale le problematiche tutt'ora irrisolte.

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