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Amiu, Giampedrone contro Comune e Città Metropolitana: «Latitanti»

L'assessore regionale all'Ambiente punta il dito contro Tursi e l'ex Provincia per la gestione della vertenza rifiuti, che mercoledì ha visto scendere in piazza i lavoratori per chiedere il rinnovo del contratto

Latitanti”: così Giacomo Giampedrone, assessore regionale all’Ambiente e al Ciclo dei rifiuti, ha definito Comune e Città Metropolitana nella vertenza che ha per protagonisti i lavoratori Amiu, che ieri mattina si sono riversati nelle vie del centro cittadino per un corteo culminato con un incontro in Regione.

«Noi siamo disponibili fin da subito a costruire insieme un percorso condiviso e per questo io stesso incontrerò nuovamente i sindacati ma deve esser chiaro che le competenze della Regione sono di tipo programmatorio, di sistema - ha fatto sapere Giampedrone - In questa vertenza la responsabilità di assumere decisioni è in capo a Città Metropolitana e Comune di Genova, che, fino ad oggi, si sono dimostrati latitanti: nonostante i numerosi solleciti, non hanno fornito alcuna risposta circa la convocazione di un tavolo istituzionale congiunto così da arrivare alla stipula di un protocollo d’intesa propedeutico ad un accordo di programma quadro». 

«Non spetta a noi fare gli interventi propedeutici alla riapertura di Scarpino e, comunque, non considereremo mai la riapertura di Scarpino come la risoluzione problemi di Genova perché per troppi anni si è pensato che quella discarica fosse la panacea di tutti i mali rispetto ad una politica dei rifiuti fallimentare», ha sottolineato Giampedrone. I lavoratori Amiu hanno organizzato ieri lo sciopero e la manifestazione per protestare contro il mancato rinnovo del contratto collettivo e l’ipotesi di cessione dell’azienda a Iren. 

«Il 4 aprile scorso ci eravamo impegnati a convocare un tavolo con Città Metropolitana e Comune di Genova, propedeutico ad un incontro con le organizzazioni sindacali e l’azienda per ragionare sulle prospettive di Scarpino e del piano industriale - ha spiegato l’assessore - Per quanto ci riguarda, abbiamo preparato la documentazione relativa sia agli impegni che abbiamo già assunto, a partire dalla Legge 20 sulla raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti, sia a quelli che intendiamo assumere in futuro, in particolare per facilitare le approvazioni delle autorizzazioni in Conferenza dei servizi ai fini degli interventi sulla discarica di Scarpino. Purtroppo, però, da parte di Comune e Città Metropolitana non è arrivato alcun documento analogo». 

Giampedrone ha quindi rinnovato l’impegno, da parte della Regione, a risolvere la vertenza procedendo al rinnovo del contratto: «Come Regione, sia il presidente Toti in Conferenza dei Presidenti sia il sottoscritto in Conferenza Stato Regioni solleciteremo il governo per arrivare a una soluzione della vertenza nel più breve tempo possibile».

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