Amiu, domani il consiglio monotematico sul futuro dell'azienda e della raccolta rifiuti
Il consiglio comunale monotematico è stato richiesto dalle minoranze in consiglio comunale per parlare di diversi aspetti: dalla raccolta differenziata alla Tari, dallo stato della società ai lavori per l'impianto tmb di Scarpino
Sarà totalmente incentrato sul futuro di Amiu e sul ciclo dei rifiuti il consiglio comunale monotematico previsto per domani, giovedì 5 gennaio, alle ore 14. A chiederne la convocazione, i consiglieri di opposizione: Pd, Genova Civica, lista Rossoverde, M5s e Uniti per la Costituzione.
Si tratterà dunque di una seduta totalmente incentrata sull'azienda in house che si occupa di rifiuti in città (e non solo, poiché Amiu negli ultimi anni ha iniziato a servire anche il genovesato con anche l'ingresso di alcuni Comuni nell'azionariato della società). A finire nel mirino della minoranza sono il piano aziendale, lo stato della raccolta differenziata e quello di salute di quello che, di fatto, è uno dei principali operatori italiani del settore ambientale operativo da oltre 30 anni.
La questione dello smaltimento
Sotto la lente, anche la notizia risalente a dicembre che l'area di Scarpino è risultata instabile per la costruzione dell'impianto di trattamento meccanico-biologico, causando lo stop ai lavori, con il conseguente aumento dei costi e dei tempi di realizzazione e il timore di altri rincari Tari.
"In questi sei mesi - scrivono le opposizioni - nonostante sia stata chiesta, non è mai stata convocata una commissione consiliare sul piano aziendale di Amiu e in particolare sulla situazione impiantistica, sulla raccolta differenziata e sullo smaltimento rifiuti fuori città". È di questi giorni il dibattito sui rifiuti portati in Emilia Romagna, con relativi costi, e le proteste di parte di diversi consiglieri piacentini. "È indispensabile che Amiu sia messa nelle condizioni di gestire non solo la raccolta ma anche lo smaltimento dei rifiuti, attraverso la realizzazione di impianti di sua proprietà nel polo di scarpino, che interrompano lo smaltimento fuori regione, e consentano la dismissione in tempi brevi dell'impianto di Volpara".
"Durante la discussione del bilancio - continuano le opposizioni genovesi - non è stato assicurato lo spazio necessario per una discussione approfondita sui conti di Amiu e sullo stato di salute dell'azienda. Il Comune di Genova non arriva alla soglia del 40% (39,92%) della raccolta differenziata dovendo quindi versare alla Regione Liguria una somma pari a 362.588 euro come contributo dovuto ai sensi della legge regionale 20/2015".
La Tari: "A Genova la più alta del nord Italia"
C'è poi la questione della Tari e non solo: "Genova si è confermato il Comune con la Tari più alta del nord Italia, secondo in tutto il Paese solo a Catania, non fornendo in compenso servizi ai cittadini tali da giustificare tali aumenti, non potendo così godere di una raccolta differenziata accettabile e di una città pulita in tutte le sue parti. Manca la trasparenza sui conti di Amiu per poter fare chiarezza sul fabbisogno del personale in azienda, sul costo dello smaltimento dei rifiuti fuori regione, sulle consulenze affidate a soggetti esterni, sul futuro della raccolta differenziata e sul potenziamento delle isole ecologiche".
Le richieste al sindaco Marco Bucci
Nel documento che hanno portato le opposizioni per chiedere il consiglio monotematico, la richiesta al sindaco Bucci di garantire che Amiu possa gestire l'intera filiale dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento con impianti di proprietà dell'azienda, collocati in via prioritaria sul territorio comunale.
Viene richiesta anche l'assunzione di nuovo personale, la massima trasparenza sulla situazione contabile e patrimoniale di Amiu, l'indicazione di un percorso per diminuire la Tari e un'informazione puntuale - in commissione da convocare entro il 15 gennaio - su ciò che sta accadendo a Scarpino, con un cronoprogramma che illustri i tempi di realizzazione dell'impianto di trattamento meccanico-biologico.